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Sanità: a causa della carenza di anestesisti ridotto il numero degli interventi chirurgici “non urgenti”

Il problema è ormai noto da molto tempo e le conseguenze altrettanto. In  Italia purtroppo vi è una carenza strutturale di anestesisti . Un fatto questo che si ripercuote  sulla operatività delle strutture sanitarie comprese quelle del nostro territorio. La pianta organica è di 52 medici-anestesisti  distribuiti su cinque presidi ospedalieri . Sei sono quelli attualmente assenti  dal servizio per maternità o altre ragioni. Da mesi l’Azienda Sanitaria aretina  si sta adoperando con ogni mezzo per attingere professionisti da tutte le graduatorie . Ma queste sia per le assunzioni a tempo pieno che determinato sono praticamente vuote e le difficoltà per avviare nuovi concorsi  è determinata da norme nazionali stringenti. L’Azienda sanitaria aretina ha attivato il numero massimo di ” ore aggiuntive”, ma di più non si può fare. E quindi da alcuni giorni le agende delle sale  oepratorie per gli interventi programmati , quelli che si definiscono “non urgenti” si sono accorciate.  In tutti i cinque ospedali della provincia di Arezzo si opererà di meno. ” L’impegno nostro è costante e continuo – ha affermato Branka Vujovic –  in ogni direzioni valutando ogni forma di ricerca di questi professionisti secondo ovviamente i necessari standard di qualità e nel rispetto delle leggi. Ringrazio gli anestetisti in servizio  per la loro disponibilità a mantenere l’offerta  con prestazioni aggiuntive  ed un impegno straordinario e necessario per rispondere alle esigenze dei presidi.” ” Approfitto – ha concluso Branka Vujovic –  per scusarmi in primo luogo con i cittadini che subiranno disagi da questa condizione momentanea e mi auguro che comprendano le nostre ragioni e il nostro impegno. La Regione Toscana infatti sta studiando nuove soluzioni ed interventi  che possano portare  tutta la sanità toscana fuori da questo probema annoso”.

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