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Un mese di “ronde notturne” tra i vigneti a scacciare cinghiali e caprioli. La testimonianza di in noto viticoltore valdarnese

Lo aveva annunciato pubblicamemente alcune settimane fa. “Saremo costretti ad organizzare ronde notturne per difendere i nostri vigneti dagli ungulati”. Detto e fatto. Questo mese di settembre il noto viticoltore valdarnese Mannucci Droandi, coadiuvato dai familiari e dai collaboratori dell’azienda, ha trascorso le ore notturne all’aria aperta, tutelando un patrimonio straordinario, frutto del lavoro e della passione di intere generazioni. La sua singolare esperienza ha voluto raccontarla su Facebook, denunciando allo stesso tempo un problema di non poco conto, legato alle scorribande serali di cinghiali e caprioli, che in più di un occasione hanno devastato vigneti e coltivazioni. ” Con la notte scorsa -ha scritto Droandi – siamo arrivati a un mese di camminate notturne di due ore nei vigneti, muniti di torce per controllare ogni filare, lanciando petardi tutte le volte che abbiamo trovato cinghiali e caprioli nei vigneti e facendo un gran chiasso nei luoghi più frequentati dagli animali. Certo – ha aggiunto – possiamo dire che le camminate notturne, a parte la stanchezza, sono davvero belle, soprattutto quando la luna fa luce, per l’intensità dei profumi e del rapporto con la natura, ma avremmo preferito che tutto ciò fosse solo per il piacere di farlo”. I risultati comunque sono stati positivi. Le ronde, se non altro, sono servite a limitare i danni, soprattutto quelli legati al passaggio degli ungulati. Gli animali, infatti, a causa della presenza dell’uomo, si sono tenuti alla larga. Di cinghiali se ne sono visti pochissimi, mentre i caprioli, quando Droandi e i suoi familiari sono andati a letto, si sono riaffacciati sulla distesa, tornando a brucare soprattutto nei vigneti di Sangiovese, il loro preferito. ” Per questo – ha aggiunto l’imprenditore – abbiamo dovuto improvvisare una recinzione alta oltre due metri per difendere il nostro principale vitigno. Non ce la scorderemo questa vendemmia che ancora prosegue e non ci scorderemo che di fronte a squilibri di questo tipo noi, come tutti gli agricoltori, abbiamo potuto contare solo sulle nostre forze senza che nessuno, nonostante i tanti appelli, abbia fatto qualcosa di efficace per difendere le produzioni agricole e sostenere il lavoro degli agricoltori”. Un accusa nemmeno troppo velata alle istituzioni.

 

La foto, che ritrae Mannucci Droandi e la moglie a difesa dei vigneti nelle ore notturne, è tratta dal suo profilo Facebook

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