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Lezione alla “Scala del Calcio”. La magica orchestra di Maestro Sarri. Un valdarnese sul podio

La strepitosa partita del Napoli, che questa sera ha umiliato il blasonato Milan di Berlusconi, ha esaltato ancora una volta le doti professionali di un valdarnese doc, Maurizio Sarri, che partito dalla gavetta sta facendo vedere tutte le sua straordinarie qualità anche su una panchina importante. A parte il valore della rosa partenopea, quello che più risalta agli occhi nel vedere le partite degli azzurri è la grandissima organizzazione di gioco, le fulminee ripartenze, gli scambi stretti. Tutta farina dell’uomo di Vaggio, che anche alla Scala del Calcio ha dimostrato, come diceva il buon Arrigo Sacchi, che non si vince solo con i solisti, ma con un’orchestra ben amalgamata. Vedendo giocare il Napoli, infatti, è impossibile non individuare la mano dell’allenatore. Un allenatore vergognosamente attaccato qualche settimana anche da qualche illustre personaggio cui sarebbe bene consegnare le videocassette delle ultime tre partite dei partenopei. Anzi, forse andrebbe ringraziato, perchè dopo le sue esternazioni, la squadra di Sarri ha iniziato a macinare gioco e punti, battendo nettamente la Juventus, andando a vincere in Europa League a Varsavia e dando una severa lezione al Milan. Di strada da fare, ovviamente, ce n’è ancora molta, ma il voto che ad oggi merita Sarri è sicuramente un otto pieno. Naturalmente, a parte la fede calcistica, anche il Valdarno deve gioire per le gesta di questo grande professionista, arrivato su una panchina importante solo grazie al lavoro e al sudore. Sarri è oggi il valdarnese più illustre e questo non può che renderci felice.

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