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Viligiardi torna alla carica. “Per salvare il Serristori comprensorio sanitario unico tra Valdarno Aretino e Fiorentino”

Valdarno Aretino e Fiorentino riuniti in un unico comprensorio sanitario che consenta alla vallata di mantenere intatti tutti i servizi a disposizione del cittadino. Un progetto, questo, che consentirebbe di “salvare” anche l’ospedale Serristori di Figline, a rischio depauperamento. Il presidente della Conferenza dei Sindaci del Valdarno Maurizio Viligiardi è tornato in questi giorni su un argomento quanto mai attuale, alla luce anche di quello che sta accadendo a pochi km di distanza, con i cittadini figlinesi sul piede di guerra a difesa del loro nosocomio. Viligiardi ha ricordato che l’intesa firmata nell’aprile scorso tra i sindaci di diciotto comuni del Valdarno Aretino e Fiorentino e della Valdisieve punta a far fronte comune su temi strategici quali ad esempio la sanità. “Noi abbiamo elaborato un’idea molto chiara sul fronte sanitario – ha detto – . Il Serristori deve essere inserito in un unico sistema sanitario valdarnese ed integrato poi con il Monoblocco della Gruccia. Questa è l’unica prospettiva non solo per salvare l’ospedale di Figline, ma anche per rafforzare molti servizi sanitari che abbiamo in Valdarno”. Una sinergia che dovrebbe coinvolgere anche la cosiddetta “sanità territoriale”, attraverso una rete distrettuale delle “Case della Salute”che superi i confini provinciali. La Conferenza dei Sindaci del Valdarno, in una riunione che risale addirittura a sette mesi fa, ricordò che qualsiasi modifica nell’organizzazione ospedaliera e territoriale del Valdarno, conseguenza dell’applicazione della legge di riforma del sistema socio sanitario regionale, sarebbe dovuta essere preventivamente concordata e condivisa con gli enti locali, attraverso gli amministratori del territorio. I sindaci, anche allora, ribadirono che il raggiungimento degli obiettivi prefissati potrebbe essere facilitato dalla definizione di un bacino di utenza che comprenda l’intera area del Valdarno Superiore, che raggiunge una popolazione di oltre 140.000 abitanti, attraverso la sinergia e l’integrazione tra le strutture e i servizi ospedalieri del Valdarno aretino e fiorentino. L’intesa sottoscritta con Figline Incisa, Reggello e Rignano e anche con la Valdisieve, insomma va avanti e a suo tempo è stata accolta positivamente anche dal vice presidente della Commissione Regionale Sanità, nonché consigliere regionale di Forza Italia Stefano Mugnai, pronto ad aprire il dibattito sul futuro della sanità in Valdarno Aretino. Il consigliere azzurro ha infatti sottolineato che l’accordo consentirebbe all’area fiorentina e all’area aretina del Valdarno di parlare sotto un’unica voce. “Oggi – ha detto a più riprese Mugnai – tra questi due territori c’è un muro sotto il profilo sanitario. Un muro che in futuro diverrà ancor più impenetrabile. Bisogna abbatterlo”.

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