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San Giovanni. Si torna a parlare della sottrazione di denaro dalle casse comunali. Interrogazione in consiglio comunale

Il 16 novembre scorso è stata pubblicata la sentenza di condanna, ad opera della Corte dei Conti, nei confronti di una ex dipendente accusata di aver sottratto somme dell’erario comunale. Contemporaneamente è stata condannata, a titolo di responsabilità sussidiaria, anche la banca tesoriere, ovvero Unicredit Spa. L’ammanco complessivo indicato nei documenti depositati presso la Procura della Repubblica ammonta a € 172.941,00, di cui € 11.441,52 restituiti. Alla luce della pubblicazione del dispositivo, i consiglieri Lorenzo Martellini e Antonino Pia del gruppo Per Un’Altra Giovanni hanno scritto un’interrogazione, che sarà presentata al prossimo consiglio comunale, con la quale si chiede di sapere quali provvedimenti il comune di San Giovanni ha avanzato o intende avanzare per tutelare gli interessi dell’ente. Come hanno ricordato i due consiglieri, la vicenda scoppio nel 2013. Il 13 dicembre dello scorso anno il sindaco Viligiardi denunciò alla Procura la sottrazione di denaro avvenute tra il 2005 e il 2013 nell’ambito del servizio finanze e contabilità dell’ente e della delicata questione fu informato, in maniera riservata, anche il consiglio comunale. “Nella sentenza – hanno scritto Martellini e Pia – si richiama la convenzione di tesoreria tra il comune di San Giovanni Valdarno e la banca Unicredit S.p.A. secondo la quale i pagamenti sono effettuati in base ai mandati di pagamento, individuali o collettivi, emessi dal comune su moduli appositamente predisposti, numerati progressivamente per esercizio finanziario e sottoscritti dal dirigente del settore gestione finanziaria e/o da altro dipendente abilitato”. Martellini e Pia hanno quindi ricordato che il dispositivo chiama in causa anche l’istituto tesoriere “a titolo di responsabilità gravemente colposa, viste le gravi censure che possono essere mosse al medesimo. Inoltre – si legge nella sentenza – non può non ascriversi a gravissima negligenza la condotta della banca nel non aver mai sollevato, nel lungo periodo di svolgimento del servizio di Tesoreria, neanche il dubbio sulla legittimità di quei mandati irregolarmente quietanziati”. In base a ciò, i rappresentanti dell’opposizione hanno chiesto alla giunta se il comune non intenda rivedere il rapporto di convenzione di tesoreria con banca Unicredit.

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