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“Discontinuità con l’attuale governo e accordo con il Pd solo con Primarie”. A Montevarchi assemblea dei Democratici e del gruppo Magini

“L’eventuale accordo con il Partito Democratico non può prescindere dal ricorso alla consultazione popolare per scegliere il candidato sindaco”. E’ stato molto chiaro, ieri sera, Vincenzo Caciulli a conclusione dell’assemblea pubblica organizzata alla Bartolea dai gruppi Democratici e Impresa e Innovazione Obiettivo Montevarchi. Uno dei primi dei tanti incontri che saranno organizzati nei prossimi mesi, in vista delle prossime elezioni amministrative. Altro aspetto emerso con grande chiarezza è la discontinuità con l’amministrazione Grasso. Una critica dietro l’altra all’esecutivo cittadino, culminata con l’appello di Flavio Nardi, che ha detto, esplicitamente, di ricercare accordi solo con partiti e movimenti che non si riconoscono nel governo attuale. Non a caso uno degli slogan coniati ieri sera alla Bartolea era “discontinuità”, oltre che partecipazione. Partecipazione che significa “Primarie”, quelle che i Democratici e i cosiddetti “Maginiani” predisporranno il prossimo mese di febbraio per scegliere il loro candidato sindaco. Nel frattempo ai cittadini sarà inviato un questionario sui temi più attuali della città, in modo da coinvolgerli anche sulle basi programmatiche. Negativo, come ricordavamo, il giudizio che i relatori hanno dato a questi cinque anni di legislatura. Il consigliere comunale Flavio Nardi ha ricordato, ad esempio, tutto quello che non è stato fatto per riqualificare realmente il centro storico, compresa una viabilità di accesso non ottimale. “Senza dimenticare – ha detto – gli impianti sportivi. Durante la campagna elettorale Grasso aveva promesso due cittadelle dello sport. Noto invece che l’antistadio sta per essere venduto, il campetto della ex Gil è in condizioni penose, il palasport presenta problemi di manutenzione e il campo sportivo di Levanella è ben lontano dall’essere terminato”. E’ stato poi ricordato che i cittadini hanno una sempre maggiore percezione di insicurezza mentre, dal punto di vista istituzionale, Montevarchi, all’interno del Valdarno, ha perso potere decisionale, come dimostra la presidenza della Conferenza dei Sindaci che adesso è in capo al primo cittadino di San Giovanni Maurizio Viligiardi. Molti gli interventi. Pasquale Potenza ha parlato della gestione dei servizi, in particolare di quello dei rifiuti, Stefano Sesti, a capo di un’associazione per disabili, ha affrontato il delicato tema del sociale, ricordando proprio il ruolo che ha perso Montevarchi all’interno della Conferenza dei Sindaci e ribadendo che non ci vogliono progetti, ma servizi. L’intervento di Paolo Ricci si è invece incentrato sull’urbanistica, sottolineando come siano necessari piani di vallata e come la città di Montevarchi, da questo punto di vista, debba fare da ente capofila. Concetto ripreso anche dall’ex sindaco Giorgio Valentini, presente in platea, che ha ricordato come non possano più esistere comuni di 20.000 abitanti e caldeggiando quindi il progetto di un’unica municipalità in Valdarno. Tra gli altri interventi quelli di Walter Neri (“Cerchiamo di tenere unito il centro sinistra”) e di Piero Grazzi, che ha affrontato il delicato tema del centro storico. Antonio Perferi si è invece soffermato sul tema dei trasporti pubblici, con i piani attivati negli ultimi anni in Valdarno. Anche Gianluca Magini, ovviamente, ha preso la parola, ricordando i motivi che l’hanno portato, in pratica, ad uscire dalla maggioranza e criticando fortemente l’operato della giunta Grasso in questi cinque anni. Le conclusioni sono state affidate a Vincenzo Caciulli che ha sottolineato come in Valdarno ciascun comune vada in ordine sparso. “Non c’è una visione comune come invece avviene da altre parti – ha detto. Basti pensare al turismo. Si va all’Expo e il comune di San Giovanni si porta dietro Arci Gola Slow Food, quello di Terranuova altre associazioni, quello di Castelfranco Piandiscò si presenta con il gruppo dei borghi più belli d’Italia. Non si va quindi a promuovere un prodotto Valdarno. Il buongoverno – ha aggiunto – è quindi l’insieme tutte quelle pratiche che provano a rimettere in funzione un sistema”. Caciulli ha poi sottolineato come la macchina amministrativa dei vari comuni sia bloccata e la politica rischia di contare meno della burocrazia. (“Le scelte le fanno i dirigenti, non i politici”). Riguardo all’eventuale accordo con il Partito Democratico, Vincenzo Caciulli ha ricordato che nel 2011 lo strappo definitivo con il Pd ci fu quando venne deciso di non discutere di programma, ma di concentrare prima tutti gli sforzi sulle Primarie (“Il contrario di ciò che avviene oggi”) “Il Pd è un grande partito – ha concluso – ma non è il sale di questo mondo. Siamo disposti a ricercare un accordo di programma ma non possiamo transigere sul ricorso alle Primarie per scegliere il candidato sindaco. E non ci sarà alcun accordicchio”. Alla fine dell’assemblea è stato ricordato che tramite un email – montevarchifutura@gmail.com – i cittadini potranno fare proposte concrete per lo sviluppo della loro città. L’email è già attiva.

 

Le immagini dell’assemblea di ieri sera

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