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Tengono i ricavi, cala l’utile, boom del mercato italiano. I conti del gruppo Prada nei primi nove mesi del 2015

Il consiglio di amministrazione del Gruppo Prada ha analizzato e approvato questa mattina la relazione finanziaria consolidata al 31 ottobre 2015 e che prende quindi in esame i primi nove mesi dell’anno. I ricavi consolidati ammontano a 2.582,5, milioni di euro, con una crescita dell’1,2% rispetto ai primi tre trimestri del 2014. In diminuzione, invece, i ricavi wholesale (vendita all’ingrosso), che rispetto allo scorso periodo dello scorso anno mostrano una flessione 15,9%, attestandosi a € 295,5 milioni di euro. In leggero aumento (3,8%) i ricavi del network retail, che assommano a € 2.253,5 milioni di euro. Guardando l’andamento dei mercati europei il mercato italiano registra tassi di sviluppo decisamente superiori alla media dell’area. Continua il trend positivo del Giappone (+10,4% a cambi correnti), trainato dal numero sempre maggiore di turisti cinesi. L’area dell’Asia del Pacifico, invece, registra una diminuzione delle vendite del 4,9%. Positivi i numeri del mercato americano (+ 8,5%) L’EBITDA dei nove mesi è stato pari a 595,4 milioni di euro, con un’incidenza del 23,1% sui ricavi e l’EBIT si è attestato a 373,9 milioni di euro, con un’incidenza sui ricavi del 14,5%. L’Utile Netto è stato pari a 235,1 milioni di euro, il 9,1% sui ricavi consolidati, ma inferiore rispetto ai 319 milioni di euro registrato nei primi nove mesi dello scorso anno. “In questi ultimi mesi abbiamo assistito a un generale inasprimento dello scenario macroeconomico di riferimento – ha commentato Patrizio Bertelli, amministratore delegato di Prada -. In particolare, la continua volatilità dei mercati finanziari e i timori legati a nuove aree di crisi nello scenario socio-politico stanno causando una riduzione della propensione al consumo e dei flussi turistici”. Bertelli ha quindi sottolineato che alla luce di ciò il suo gruppo sta rafforzando ulteriormente tutte le iniziative commerciali e di prodotto a supporto della relazione con la clientela, sempre più sofisticata ed esigente. “ Al contempo – ha aggiunto – abbiamo messo in atto ulteriori azioni di contenimento dei costi attraverso la revisione di tutti i processi. Stiamo modificando l’organizzazione aziendale per snellirne i processi, ma soprattutto rafforzandola con nuove figure chiave. Nel medio periodo restiamo ottimisti sulle prospettive di crescita del settore e confidiamo che l’indiscussa leadership stilistica dei nostri brand e il nostro posizionamento siano gli elementi essenziali per affrontare con successo le sfide future”.

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