Cerca
Close this search box.

L’associazione Libera chiede alle amministrazioni del Valdarno di mobilitarsi contro il gioco d’azzardo

Una mobilitazione da parte di tutti gli amministratori della vallata per combattere un fenomeno in grande crescita, quello della ludopatia. A richiederla, l’associazione Libera, che nelle ultime ore ha scritto una lettera aperta a sindaci e assessori, prendendo spunto dai dati sul gioco d’azzardo resi noti nelle ultime settimane. In Valdarno il giro d’affari si attesta attorno ai cinquanta milioni di euro l’anno. Una cifra enorme che, in alcuni casi, porta a conseguenze devastanti per alcune famiglie, ridotte sul lastrico. Per Libera è quindi necessario mettere in campo una serie di azioni specifiche. I comuni sono stati, primo di tutto invitati a fare pressioni alla Regione Toscana affinchè renda esecutiva la legge contro il gioco d’azzardo, che manca dei decreti attuativi. Libera ha poi chiesto alle varie amministrazioni della vallata di prevedere, nei prossimi bilanci di previsione, agevolazioni tariffarie sulla Tari a tutti i pubblici esercizi che pur avendo la possibilità di detenere slot-machine al loro interno, decidano di rinunciare a tale possibilità. Altra richiesta, controlli alle sale da gioco da parte della polizia municipale, per verificare sia il rispetto degli orari, sia l’eventuale presenza nei locali di minori. “Bisogna poi promuovere una campagna di sensibilizzazione e di comunicazione unica per tutti i comuni del Valdarno Aretino e Fiorentino attraverso i propri mezzi di comunicazione – ha continuato l’associazione -, coinvolgendo eventualmente le scuole. E’ necessario inoltre impedire qualsiasi forma di pubblicità relativa al gioco d’azzardo all’interno delle strutture di proprietà dell’amministrazione comunale, principalmente nelle strutture sportive e culturali”. Tra le altre richieste, il divieto di inserire slot machine nelle strutture sportive, dove si potrebbe poi collocare un cartello con su scritto “in questo luogo non si gioca d’azzardo” e il divieto verso forme di pubblicità sul gioco d’azzardo su rotatorie e aiuole spartitraffico di proprietà dell’amministrazione comunale. “Questo -ha concluso Libera – sarebbe anche un chiaro messaggio politico di sindaci e consigli comunali che vogliono riappropriarsi di una materia che è stata sottratta al loro legittimo controllo dal 1999”.

Articoli correlati