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I direttori delle Asl toscane rinunciano a parte dell’indennità di risultato. Liberati 3 milioni di euro. Serviranno per i vaccini anti meningite

Hanno rinunciato complessivamente a tre milioni di euro. Soldi che spettavano loro di diritto e che erano legati all’indennità di risultato. La quasi totalità dei direttori delle Asl toscane ha preferito destinare questi soldi ad altri scopi, nello specifico alla prevenzione della meningite. Un gesto da sottolineare quello dei vertici delle aziende sanitarie toscane, che hanno messo la cifra a disposizione del sistema sanitario regionale. Si tratta di ben tre milioni di euro che la Regione impiegherà per prolungare di sei mesi la campagna per la vaccinazione contro il meningococco C. Entrambe le misure sono state approvate dalla giunta nel corso della seduta di ieri mattina. Particolare apprezzamento per la decisione dei direttori è stata espressa dall’assessore regionale per il diritto alla salute Stefania Saccardi, “Con questa rinuncia – ha detto – hanno dato prova di sobrietà e solidarietà, soprattutto in un periodo di difficoltà in cui la crisi economica ha imposto sacrifici e tagli a tutti”. L’indennità di risultato è una cifra dovuta, prevista dal contratto. Nei nuovi contratti, questa voce non sarà più prevista. La rinuncia è stata fatta dalla quasi totalità dei direttori generali, sanitari e amministrativi delle aziende sanitarie e degli enti del servizio sanitario regionale, per un totale di 96 persone. L’indennità annua prevista era di 12.000 euro. La metà di questi soldi è andata a finanziare la campagna contro la meningite.

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