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Il consigliere 5 Stelle a Figline Incisa Naimi su Pian D’Albero: ” Il PD non vuole rendere fruibile la zona con una strada carrabile”

Il consigliere di 5 Stelle a Figline Incisa Lorenzo Naimi in polemica con la maggioranza su Pian d’Albero: “la situazione è grottesca – afferma Naimi – poiché nell’ultimo Consiglio Comunale prima il Partito Democratico vota compatto il documento unico di programmazione in cui c’è un Protocollo d’intesa per l’istituzione del parco storico della resistenza di Pian d’Albero e trasformazione del casolare Cavicchi in luogo della memoria. Poche ore dopo la maggioranza decide di bocciare la nostra mozione che sostanzialmente chiedeva di intraprendere le azioni necessarie al fine di rendere fruibile al pubblico Pian d’Albero, senza imporre termini stringenti o impegni specifici di spesa.La realizzazione di una strada carrabile per raggiungere il casolare Cavicchi, che lo stesso comune nei propri strumenti urbanistici definisce quale sito e manufatto di particolare rilevanza storico-culturale, è ormai da tempo una richiesta che il Comitato per Pian d’Albero ha presentato al Sindaco Mugnai- prosegue Naimi. L’immobile tra l’altro è classificato dal vigente Piano Regolatore come area per spazi ed attrezzature pubbliche e di uso pubblico di interesse comune. Inoltre vediamo che anche la relazione Generale al Piano Strutturale indica Pian d’Albero quale “luogo della memoria da valorizzare”.

“Anche l’ipotesi – continua Naimi – annunciata dal Sindaco durante la discussione in consiglio di eventuali complicazioni dovute a possibili contenziosi con privati qualora si intervenisse concretamente non regge. Abbiamo un Comune in cui negli strumenti urbanistici il Casolare Cavicchi e la strada per Pian d’Albero sono ad uso pubblico ma è impossibile arrivarci se non con mezzi 4X4 o a piedi. Con la nostra mozione, condivisa convintamente anche da altri gruppi di minoranza, volevamo semplicemente chiedere al Partito Democratico di dare un segno di coerenza e credibilità ai cittadini ed in particolare su una vicenda che ha segnato profondamente la storia del nostro territorio. Chiedevamo a chi ci governa la conferma dei propri programmi, stanchi dei tanti proclami e dei pochi fatti. Chiedevamo un segnale di apertura politica nell’interesse collettivo. Purtroppo anche in quest’occasione il PD ha mostrato il suo vero volto, più incline alle logiche di partito che al miglioramento della nostra comunità. “

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