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Il piccolo Diego inizia la terapia in acqua. Continua a migliorare il bimbo di Piandiscò affetto dalla sindrome di Leigh

Arrivano ulteriori, buone notizie, dall’America, dove il piccolo Diego, il bambino di 3 anni e mezzo di Piandiscò affetto da una rara malattia neorodegenerativa, sta svolgendo tutte le cure, attorniato dall’affetto dei suoi familiari. I genitori, infatti, hanno postato su Facebook le foto del loro piccolino in piscina, pronto a sottoporsi alla terapia in acqua. ” E’un regalo incredibile arrivato grazie al vostro aiuto – hanno scritto i familiari, rivolgendosi ai tanti valdarnesi che hanno contribuito economicamente a far curare Diego in Texas -. Siamo riusciti a prenotare dieci prestazioni, e proprio il 1 febbraio, nel giorno del suo compleanno, Diego ha iniziato con il nuovo progetto di riabilitazione”. La settimana è molto intesa: lunedì piscina, martedì e giovedì fisioterapia, e mercoledì visita di controllo. Insomma, l’ottimismo non manca. Il bambino sta reagendo molto bene e per lui fanno il tifo tanti amici e conoscenti, ma anche persone che, pur senza conoscere personalmente lui e la sua famiglia, con una straordinaria mobilitazione, hanno contribuito a sostenere la sua battaglia. Diego, come noto, si trova in un centro specializzato del Texas e per contribuire alla costosa trasferta, nei mesi scorsi, furono organizzate cene e manifestazioni. I soldi erano necessari per attivare una speciale terapia contro il grave e raro morbo, la sindrome di Leigh, che per fortuna sta dando i suoi frutti. La sua è una patologia molto rara. Una malattia neurologica progressiva i cui sintomi più comuni sono la mancata acquisizione delle tappe dello sviluppo motorio, l’ipotonia con incapacità di reggere il capo, il vomito ricorrente e i disturbi motori. I genitori hanno cercato di curarlo in Italia ma, essendo la sua una patologia rara, è difficile trovare una soluzione. Collegandosi con un’associazione che si occupa di malattie specifiche, il babbo e la mamma sono quindi riusciti a mettersi in contatto con specialisti degli Stati Uniti d’America che hanno dato qualche speranza alla famiglia. Ma per andare negli States a curare Diego occorrevano oltre 50 mila euro. E il Valdarno, soprattutto la comunità di Castelfranco Piandiscò, si è mobilitato, contribuendo alle spese e consentendo a Diego e alla sua famiglia di raggiungere, a metà agosto, il centro specializzato di Houston.

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