Cerca
Close this search box.

Addio a Rolando Pieraccini. Lascia alla comunità la sua casa museo di Cavriglia. In anni di viaggi ha raccolto migliaia di cimeli

Se n’è andato attorniato dall’affetto dei suoi familiari e ieri, a San Giovanni, gli hanno tributato l’ultimo saluto. L’ultimo saluto ad un uomo che, nel corso della sua esistenza, ha voluto racchiudere in una splendida casa i ricordi di tanti viaggi a giro per il mondo. Rolando Pieraccini, 93 anni, è morto in questi giorni, è adesso la sua dimora storica di Cavriglia è un pò più sola. Chi non conosce quest’uomo non sa quello che è riuscito a creare. Quattro stanze zeppe di oggetti provenienti da ogni angolo del pianeta, che Rolando ha voluto portare con se dopo i tanti viaggi a giro per il mondo. La piccola casetta di “Cavriglia Alta”, nel vecchio borgo, a due passi dalla Pieve, si è così trasformata in una casa museo, con cimeli non solo custoditi all’interno, ma anche all’esterno. “Sono un conservatore – raccontò Pieraccini tanti anni fa nel corso di un’intervista rilasciata al collega de La Nazione Giorgio Grassi -. Ovunque sono andato sono tornato sempre carico di oggetti. Dall’America, dalla Russia, dall’estremo Oriente, dall’Africa”. La piccola dimora cavrigliese, in origine, era una catapecchia e Rolando la volle ristrutturare, utilizzando pietre e mattoni raccolti dai paesi distrutti dall’escavazione di lignite e  trasformandola poi in un museo dal respiro internazionale. Ancora oggi, chi vuole visitarlo, suona la campana che si trova all’esterno e i familiari di Rolando, che abitano di fronte, aprono le porte ai visitatori. Al suo interno troviamo cartoline e santini dal 1700 in poi, strumenti musicali, bambole, scatole di fiammiferi di tutti i continenti, , oggetti tipici del Senegal e del Marocco, un grosso gong dell’Africa, utensili russi ed esquimesi. Oggi, ci sarà un motivo in più per visitare “la casa di Rolando” e lui, da lassù, farà da guida. La figura di Pieraccini è stata ricordata anche dal sindaco di Cavriglia Leonardo Degl’Innocenti o Sanni. ” Ci ha lasciato un ricordo bellissimo e credo che la sua piccola grande casa museo sia solo un minuscolo scrigno di simboli rispetto alla persona che è stato – ha detto il primo cittadino -. Resterà lì però a futura memoria. Uomini come lui sono un esempio per una società come questa dove, per parafrasare Lucio Dalla, “si rischia di morire a vent’anni per vivere però fino a cento”. Ecco lui era l’opposto – ha concluso Sanni -. È morto quasi a cent’anni con la giovinezza negli occhi di un ventenne. Ciao Rolando, la terra ti sia lieve”.

L’esterno della casa museo di Pieraccini a Cavriglia

[images_grid auto_slide=”no” auto_duration=”1″ cols=”three” lightbox=”yes” source=”media: 22124,22126,22125″][/images_grid]

 

 

Articoli correlati