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L’opera di Botticelli nel nuovo Palazzo del Podestà di Montevarchi. Questa la proposta dell’amministrazione comunale

Il comune di Montevarchi è fortemente interessato ad ospitare di nuovo “L’Incoronazione della Vergine e Santi”, la splendida opera di Sandro Botticelli risalente all’ultimo decennio del XV secolo, la cui futura destinazione continua a far discutere. Palazzo Varchi ha deciso quindi di uscire allo scoperto, precisando come non gli dispiacerebbe affatto tornare in possesso di un dipinto lasciato per decenni nel dimenticatoio. Dipinto che la città ha ospitato per almeno tre secoli. E c’è già una possibile location, il Palazzo del Podestà, sottoposto in questi anni ad un complesso intervento di ristrutturazione. Una sala dello storico edificio potrebbe infatti accogliere l’opera del Botticelli. Ma prima di arrivare a queste conclusioni, la giunta Grasso ritiene che debba essere fatto uno studio scientifico serio per capire chi è stato il vero committente del dipinto. Per questo è necessario avvalersi di un pool di esperti affiancato, ovviamente, dalle istituzioni interessate, in primis università, regione e comune. L’amministrazione comunale rimane comunque convinta che un’opera debba trovare la sua collocazione nel luogo dove è stata per lungo tempo o nel luogo dove è stata commissionata, come avviene per esempio per la Visitazione del Pontormo, posta nella chiesa di Carmignano, o per la madonna del Parto di Piero della Francesca a Monterchi. ” D’altronde – hanno ribadito da Palazzo Varchi – è quanto hanno chiesto recentemente anche migliaia di fiorentini per gli arazzi del salone del Duecento a Firenze,”. La giunta Grasso ha deciso di inviare, quanto prima, una lettera al Ministro Franceschini per chiedere la formazione di un tavolo che approfondisca la storia della tela di Botticelli. “Un’opera – ha concluso il sindaco – che per tre secoli è stata custodita da questa comunità e che oggi sarebbe ben felice, avendone anche tutti i requisiti, di riaccogliere”.

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