Dopo tre mesi di tentativi di dialogo e di trattativa senza nessuna risposta, l’assemblea dei lavoratori iscritti del Centro di Riabilitazione di Terranuova Bracciolini ha votato all’unanimità lo stato di agitazione. “Il motivo – spiega la Funzione Pubblica della Cgil di Arezzo – risiede nel cambio unilaterale di contratto che gli operatori del Crt hanno subito a partire dal primo di gennaio del 2016. Si tratta insomma di un caso Fiat in piccolo: sono stati demansionati, hanno subito tagli salariali e si sono visti affiancare in maniera silente da una cooperativa. Il tutto senza nessun tavolo di confronto aperto con i sindacati”. Di qui il mandato conferito dal personale di non accettare le condizioni e di procedere con l’indizione dello stato di agitazione. “Passaggio che sarà espletato nei prossimi giorni – conclude la Cgil – e che aprirà di fatto una vertenza che porterà le parti di fronte al Prefetto per il tentativo di conciliazione. Se non andrà a buon fine avrà successivi risvolti sindacali”.