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Il Ministero dell’Ambiente dà il via libera ai lavori della Tav a Firenze. Terre in arrivo a Cavriglia

Nel giro di un paio di mesi potranno ripartire i lavori del sottoattraversamento ferroviario di Firenze. Un intervento legato doppio filo anche al Valdarno, dove potrebbero arrivare le terre di scavo della Tav, nella zona di Santa Barbara. Ieri è stata ufficializzata la decisione assunta dalla Commissione Tecnica di Verifica dell’Impatto Ambientale Via-Vas del Ministero dell’Ambiente. Per la realizzazione del passante ferroviario Alta Velocità di Firenze potranno si essere utilizzate le terre e rocce da scavo, ma a condizione che sia elaborato un nuovo Piano Utilizzo Terre (Put) che tenga conto di quanto definito dal nuovo protocollo operativo di caratterizzazione ambientale. Coinvolta, in questo caso, anche l’Arpat. Soddisfatto il Governatore Enrico Rossi, che ha auspicato la fine dei lavori entro il 2020. Dal canto suo, l’amministratore delegato di RFI Maurizio Gentile ha annunciato che ci vorranno un paio di mesi per far ripartire i lavori. A questo punto diventa ormai certo l’arrivo delle terre di scavo a Cavriglia. Il sindaco Sanni non ha cambiato la sua posizione. “Il materiale che arriverà nelle nostre zone – ha ribadito – dovrà essere certificato e garantito, con controlli accurati”.

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