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Rifiuti gettati in maniera indiscriminata. Cosa possono fare i comuni? Telecamere e sensibilizzazione

L’ultimo episodio, in ordine di tempo, risale a poche ore fa. Dimostrando un senso civico pari allo zero, a pochi passi dal lago di San Cipriano, in un appezzamento di proprietà comunale, sono stati abbandonati materassi, reti, poltrone ed una vasca in amianto. Un gesto ancora più insensato se si pensa che si è verificato a pochi passi da una delle aree paesaggistiche di maggiore pregio del Valdarno. Ieri a Cavriglia, ieri l’altro a Montevarchi, ma anche a San Giovanni, a Loro Ciuffenna, a Bucine. Non c’è comune del Valdarno che sia immune da un fenomeno ancora più odioso se si pensa che viene offeso e sfregiato un territorio che appartiene non ai sindaci, ma a tutti i cittadini. Cosa possono fare le amministrazioni per arginare il fenomeno? Le telecamere non bastano e per territori vasti, come ad esempio Bucine e Cavriglia, è impossibile riuscire a collocarli nei punti più a rischio. “Diventa complicata anche la trasmissione dei dati in un comune grande come il nostro – ha detto il sindaco del paese delle miniere Leonardo Deglì’Innocenti o Sanni -. Noi stiamo pensando di collocare le videocamere in alcune vie di accesso, come la Chiantigiana, ma non possiamo certo pensare di posizionarle ovunque”. E allora? Per Sanni bisogna educare maggiormente al senso civico e sensibilizzare i cittadini sul rispetto di un territorio che devono amare e non disprezzare. A San Giovanni, invece, grazie ad un territorio molto più piccolo, i controlli sono più semplici e le telecamere sono già in azione. “Sono mobili – ha detto il sindaco Viligiardi – e serviranno quasi esclusivamente a scovare chi getta i rifiuti in maniera indiscriminata”. A Loro Ciuffenna, come ha annunciato il sindaco Botti, ci si muove in due direzioni: un rafforzamento della vigilanza ambientale, con i vigili in azione anche in orario serale e con il coinvolgimento di alcuni volontari. “Abbiamo poi deciso di spostare i cassonetti dalle zone più nascoste – ha detto Botti -. Sulla Setteponti, ad esempio, non ce n’è più uno. I cittadini devono sapere che chi abbandona nei boschi o nelle campagne i rifiuti può incorrere in denunce penali. Senza contare i costi che devono sostenere i comuni per rimuovere il materiale”. Concetto ripreso anche da Pietro Tanzini, primo cittadino di Bucine, che ha tra l’altro annunciato un accordo, imminente, con il comune di Montevarchi per consentire ai cittadini di Levane di conferire i rifiuti ingombranti nel centro di raccolta della frazione. “Non è detto comunque che chi si comporta così sia un nostro residente – ha detto Tanzini -. Noi abbiamo 130 km/q di territorio e se dovessimo installate le telecamere nei punti sensibili dovremmo spendere un milione di euro. Capite che è impossibile. Per questo abbiamo deciso di girare tutte le frazioni per sensibilizzare i cittadini sulla raccolta differenziata”. A Castelfranco Piandiscò, come ha ricordato il sindaco Cacioli, si usa anche un altro metodo. La polizia municipale e i tecnici incaricati controllano all’interno dei sacchetti gettati in maniera indiscriminata se ci sono documenti, come ad esempio le bollette, che possano consentire di risalire ai trasgressori. “E qualcuno – ha detto Cacioli – l’abbiamo beccato”. Anche nel comune unico sono state comunque installate telecamere in prossimità di alcuni cassonetti.

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