Si chiama ā130 volte Pinocchioā la mostra che sarĆ inaugurata domani pomeriggio al centro Coop di Montevarchi e che raccoglie opere in carta e penna dedicate al burattino piĆ¹ celebre del mondo. Una rassegna frutto di una collezione toscana, frutto del lavoro di centinaia di illustratori e artisti di ogni scuola e nazionalitĆ , senza i quali Pinocchio non sarebbe quella figuretta riconosciuta da tutti al primo sguardo. Lāesposizione, resa possibile grazie a Unicoop Firenze e patrocinata da Regione Toscana e dalla Fondazione Nazionale Carlo Collodi, propone oltre un secolo di successi editoriali. Era infatti il 7 luglio 1881 quando, quasi in sordina e a puntate, sul āGiornale per Bambiniā uscirono le āAvventure di Pinocchioā, che vennero successivamente arricchite con immagini firmate da tanti illustratori. Oggi questo patrimonio ĆØ conservato principalmente presso la Fondazione Nazionale Carlo Collodi ma si avvale anche di numerose raccolte dei collezionisti appassionati che hanno conservato le varie edizioni della pubblicazione. La mostra, che rimarrĆ aperta fino al 28 maggio prossimo, avrĆ , come sezione collaterale, una rassegna curata dallāAccademia Valdarnese del Poggio e dedicata alle cosiddette āPinocchiateā, un genere letterario curioso e di grande interesse storico, che fa rivivere il personaggio in episodi nuovi firmati da scrittori piĆ¹ o meno noti ma con frequente successo di pubblico. Lāiniziativa ĆØ stata messa in piedi grazie anche allāimpegno personale di Clemente Risi e Marcello Bossini, ideatori della mostra, e alla proficua sinergia fra la sezione soci Coop di Montevarchi, il Comune di Montevarchi, lāAccademia Valdarnese del Poggio e lāArchivio Venturino Venturi di Loro Ciuffenna che si sono avvalsi della consulenza della storica dellāarte Lucia Fiaschi.