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La notte di Carlo Verdone. Ieri sera il “Premio Marzocco” del Fedic al grande attore e regista

Ha scattato selfie con i suoi fans, a fine serata ha voluto immortalare lui stesso la platea del Masaccio, per portarsi a casa il ricordo di una bella, bellissima serata, che ha visto arrivare in Valdarno uno dei più grandi attori della storia del cinema italiano, Carlo Verdone, premiato ieri sera con il “Marzocco” al Fedic 2016. Una grande serata quella organizzata a San Giovanni Valdarno, probabilmente una delle più riuscite della storia della manifestazione. Verdone è arrivato poco dopo le 18 e dopo aver “posato” la valigia in una splendida struttura agrituristica di Figline è giunto a San Giovanni proprio in tempo per la cena con gli organizzatori e con il sindaco, che si è svolta in un noto ristorante del centro. Attorno alle 21,30, a piedi, ha raggiunto il cinema Masaccio, tutto esaurito per la masterclass coordinata dal giornalista e critico cinematografico Giovanni Bogani e dal Direttore artistico del festival Simone Emiliani. Verdone, in un’ora e mezzo di straordinario racconto, ha ripercorso tutti i momenti più belli della sua carriera da attore e da regista. Ha ricordato i primi passi, la “pedata nel sedere” della madre per convincerlo ad andare avanti, fino ad arrivare ai primi successi. Particolarmente interessante la testimonianza di uno dei primi film che ha diretto, “Compagni di Scuola”, del 1988. Quando proposte la sceneggiatura a Mario Cecchi Gori, il grande produttore non era molto convinto, al punto che, dopo averla letto, rovesciò tutte le 220 pagine in terra. Comunque ci fu l’imprimatur. “Ma è stata una grande fatica – ha detto Verdone – . C’erano da gestire ben 18 attori. Abbiamo dovuto iniziare la pellicola da una scena non prevista e mi sono dovuto appellare al grande Sergio Leone, chiedendogli che, da molto lontano, mi aiutasse a portare in fondo il film. Mi ha ascoltato ed è stato un grande successo”. La donna, sul set, al quale Verdone è rimasto più affezionato è stata “Sora Lella”, sorella del grande Aldo Fabrizi. Verdone ha raccontato di averla sentita per la prima volta nel corso di una trasmissione radiofonica su un’emittente romana che si occupava di mariti infedeli. Si è poi passati al suo rapporto con Alberto Sordi. (“E’ stato un grande, anche se qualche volta un pò cattivello con me”), alle sue propensioni per il settore medico (“Ho spesso aiutato amici che avevano problemi di salute”), fino ad arrivare al suo rapporto con la musica, che è sempre stato molto stretto. Dopo il masterclass, accompagnato spesso dagli applausi, Verdone ha ricevuto dal sindaco di San Giovamni Valdarno Maurizio Viligiardi il Premio “Marzocco” alla carriera. Riconoscimento mai così meritato per uno straordinario interprete del cinema italiano.

Alcune immagini della serata con Verdone del “Valdarno Cinema Fedic”

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