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Cala il sipario sul Wag Film Festival. “Grandi ma piccoli” di Matteo Damiani il miglior documentario

Si è conclusa all’auditorium Le Fornaci di Terranuova l’edizione 2016 del Wag Film Festival. Quest’anno il filo conduttore era “Un altro cinema possibile”, tema sul quale si sono confrontati i registi e gli ospiti intervenuti. La Giuria Giovani ha assegnato il Premio Wag al miglior film al documentario “Grandi ma piccoli” di Matteo Damiani. Uno sguardo delicato e profondo sulla vita di Adriana e della madre Livia, quest’ultima affetta da Alzheimer avanzato, ambientato nell’ Rsa dove vive l’anziana donna. Un’opera che già aveva commosso in occasione della prima proiezione di venerdì sera. Tre le Menzioni Speciali assegnate: per la fotografia ad “Amira” di Luca Lepone, per la sceneggiatura a “Lia”, cortometraggio di Arianna Del Grosso, e la menzione “L’Altro Cinema sociale” per “A tempo debito” di Christian Cinetto. Tre lavori intensi e coinvolgenti in cui si parla rispettivamente della realtà dei migranti, della riflessione sulla crescita di una bambina e del progetto di un carcere di Padova con i detenuti che diventano attori per un cortometraggio. La quarta edizione del Wag Film Festival, organizzata dall’associazione Le Ali di Icaro, si è quindi conclusa positivamente e il bilancio non può che essere ottimo. Protagonisti nell’ultima giornata anche due importanti eventi speciali all’interno del programma del Festival: nel pomeriggio “Un’altra giustizia è possibile?”, con letture da Carroll a Kafka, dalla Costituzione al Testo Unico sull’Immigrazione, a cura del Laboratorio teatrale, mentre la cerimonia di premiazione è stata anticipata dalla proiezione in anteprima nazionale e fuori concorso del WagMovie “L’altra parte”, diretto dal Wag Film Lab 2.0, il Laboratorio di cinematografia dell’associazione costituito dalla Giuria Giovani del Festival. “Abbiamo imparato tanto e abbiamo vissuto momenti bellissimi di commistione con gli ospiti, i registi, la Giuria e tutto lo staff”- ha concluso Jacopo Fontanella, direttore artistico del Festival – “Non so come, ma un Altro Cinema è possibile, eccome se lo è”. Un arrivederci al prossimo anno, quindi, con la quinta edizione, accompagnati dall’entusiasmo e dell’acuto spirito di analisi della Giuria Giovani e dalla qualità e le emozioni di Altro Cinema, quello che vive di passione e amore verso quest’arte. Come il nostro”.

Alcune immagini della manifestazione cinematografica

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