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Turismo in Valdarno Aretino. 108.000 arrivi e 380.000 presenze. I dati emersi al convegno organizzato da Fondazione Valdarno

Cresce il numero di turisti che soggiorna in Valdarno. I dati del 2015 sono in attivo e nel 2016 il trend è ancora più positivo. E’ quando emerso dal convegno che si è tenuto lunedì pomeriggio in Palazzo D’Arnolfo, organizzato da Fondazione Valdarno con il patrocinio del comune di San Giovanni e della Regione Toscana. Incontro da cui è emersa, in maniera inequivocabile, la necessità, per il Valdarno, di fare sistema, per promuovere in maniera unitaria le bellezze e le peculiarità della vallata. Un’esigenza ancora più impellente se si pensa che l’area del Valdarno Superiore, compresa la zona fiorentina, ospita un milione di presenze turistiche all’anno, quanto il Chianti. Una potenzialità enorme che però ha poche ricadute sul territorio. Ed è questa la scommessa che dovranno fare, in futuro, i comuni valdarnesi, che dovranno mettere da parte personalismi, trovare un brand unico e attivare forme di comunicazione turistica che promuovano la vallata nel suo insieme. E’ la Fondazione Valdarno l’organismo che dovrà portare avanti questi progetti, se ovviamente riceverà l’imprimatur definitivo dalle amministrazioni locali. Venendo ai numeri, come ha confermato Alessandro Tortelli, direttore del Centro Studi di Firenze, la vallata, nella parte aretina, nel 2015 ha avuto 380.303 presenze turistiche e 107.949 arrivi. Il comune con il maggior numero di presenze è risultato essere Cavriglia, con 116.896. Staccati Bucine (65.385), Terranuova Bracciolini (65.266), Montevarchi (37.220), Loro Ciuffenna (22.768), Laterina (22.563), Pergine Valdarno (20.957), San Giovanni Valdarno (14.836) e Castelfranco Piandiscò (14.412). Per quanto riguarda gli arrivi, al primo posto in quella speciale classifica Terranuova Bracciolini, con 31.376 , seguita da Cavriglia (18.661), Montevarchi (17.707), Laterina (12.560), Bucine (10.365), Loro Ciuffenna (7.418), San Giovanni Valdarno (3.844), Pergine Valdarno (3.279) e Castelfranco Piandiscò (2.739). “E nel 2016 il trend è ancora più in crescita – ha detto Tortelli -. Quello che emerge oggi è che il settore del turismo ha bisogno di un lavoro in rete tra amministrazioni e operatori. Chi va avanti da solo non porta valore aggiunto al comparto. Lavorare insieme – ha aggiunto – vuol dire rinunciare ad alcuni elementi di visibilità singola a favore però del territorio in cui si opera. Questi dati sono importanti, ma hanno grandi margini di miglioramento”. Un processo di crescita che il Valdarno è tranquillamente in grado di recepire e di sviluppare. Basta fare sistema, come ha confermato il sindaco di Terranuova Sergio Chienni, presente al convegno. “Un primo passo importante su cui impegnarsi – ha detto – sarebbe quello di costituire un servizio associato tra comuni relativo proprio al settore turistico. In un mercato globalizzato le sfide sono sempre più complesse, è difficile promuovere un singolo Comune, e muoversi insieme e promuovere le ricchezze naturalistiche, enogastronomiche e culturali della nostra vallata può aiutarci a farci conoscere e ad attuare strategie organiche”.

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