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Montevarchi: Centrosinistra, “Il bilancio svende la città e taglia le risorse al sociale”

“Purtroppo tanto di quello che abbiamo sentito promettere in campagna elettorale non lo ritroviamo scritto sulla carta, ma è sulla carta e sui numeri del bilancio che le parole prendono forma e si trasformano in azioni concrete per la nostra città”. E’ un attacco frontale quello del gruppo di Centrosinistra agli amministratori di Montevarchi. I consiglieri del Partito Democratico Elisa Bertini e Francesca Neri, e Paolo Ricci e Fabio Camiciottoli di Avanti Montevarchi, hanno accusato gli amministratori di “svendere la città e i suoi beni” e di ridurre la spesa per anziani, disabili e fasce deboli: “Il piano delle alienazioni – hanno sottolineato – mira a far costruire nuove case senza alcuna programmazione urbanistica reale visto che il regolamento urbanistico è scaduto da oltre un anno; inoltre si vende la scuola di Moncioni ma non si restituisce al borgo un luogo di aggregazione pubblico e neppure un piano complessivo degli interventi e delle necessità della frazione stessa”. Passando alle opere pubbliche, gli esponenti di minoranza hanno rilevato che non è previsto alcun ampliamento della rete del gas metano alle zone ancora sprovviste, mentre “gli unici interventi sull’edilizia scolastica derivano da progettazioni e finanziamenti fatti nel 2015”. Infine le varie poste del bilancio che vengono ridotte in maniera cospicua: “35 mila euro in meno andranno alla Polizia Municipale – proseguono – quando il controllo del territorio e la sicurezza devono rivestire un ruolo prioritario; 26 mila euro sono stati tagliati al turismo, che dovrebbe essere il volano per l’economia locale”. Il dato più preoccupante, tuttavia, per l’opposizione sono le riduzioni nella cosiddetta parte “sociale” dello strumento finanziario: “Meno 80 mila euro per gli anziani, 55 mila euro per la disabilità, 93 mila per soggetti a rischio esclusione sociale e 38 mila per le famiglie. Insomma,  un bilancio dal quale si evince che il welfare dato che genera costi va ridotto in tutti modi. Noi, invece,pensiamo che il sistema di welfare – anche quello locale – aiuti a sostenere gli ultimi, i nuovi poveri e quelli che non ce la fanno ad arrivare alla fine del mese e che oggi sono sempre di più”.

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