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Montevarchi: arrestati dai Carabinieri di Levane i “globetrotter” dello spaccio.

Erano il punto di riferimento dello spaccio di eroina, cocaina e hashish in Valdarno. Sono stati arrestati dai Carabinieri di Levane tre tunisini che avevano impiantato una fiorente attività di smercio nel parcheggio del cimitero di Montevarchi. I nordafricani, già fermati ad Arezzo nel 2015 perché sorpresi a vendere eroina nella zona di Campo di Marte e segnalati nelle province di Pisa e Livorno, compravano la droga in Campania e la rivendevano ai giovani valdarnesi. “Globetrotter” dello spaccio, insomma, perchè si spostavano da una città all’altra della Toscana non appena sentivano di essere braccati dalle forze dell’ordine. Cospicuo il giro d’affari nella vallata: i militari levanesi hanno recuperato un cellulare riscontrando, da maggio a novembre dello scorso anno, ben 1700 casi di compravendita di stupefacenti a circa 50 assuntori, tutti identificati. A finire in carcere J. S., 44 anni , G. M. e G. M. T. di 38 anni, due di loro rintracciati a Prato e Livorno. Gli uomini dell’Arma hanno anche sequestrato 3 mila 200 euro, provento del commercio illecito, e cospicue dosi di stupefacente. Coordinate dalla dottoressa Julia Maggiore della Procura della Repubblica di Arezzo, le indagini hanno ricostruito anche il “background” dei tre indagati che ha fornito una visione globale della loro personalità. Dopo essere approdato nel capoluogo di provincia nel 2015, il terzetto era riuscito ad ottenere il “monopolio” della vendita nel comprensorio e si era traferito in un’abitazione di Levane, in via di Bucine, per consolidare il giro e renderlo ancor più redditizio, non trovando sulla loro strada concorrenti in grado di competere in un settore così lucroso. Quindi, i tre si erano trasferiti a Montevarchi, in un appartamento confinante con l’area del camposanto che consentiva una facile cessione dall’immobile.

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