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La denuncia di Cresce San Giovanni: “Caos al Pronto Soccorso per l’afflusso straordinario di pazienti”. Attacco ai vertici sanitari

Una situazione definita “aberrante”, con attese interminabili al Pronto Soccorso, mancanza di posti letto e pazienti collocati nei corridoi in attesa del ricovero. A dipingere questo quadro il gruppo Cresce San Giovanni e le liste collegate, che con un’uscita ufficiale hanno affrontato un tema quanto mai attuale, soprattutto in un periodo come questo, nel quale l’influenza ha raggiunto picchi inimmaginabili. Carbini&C. hanno sottolineato che negli ultimi tempi gli accessi al Pronto Soccorso della Gruccia sono arrivati a 130, 140 pazienti al giorno, contro una media di 100, con attese interminabili al “triage”, affollamento delle sale, mancanza di posti letto e “parcheggio” in barella dei pazienti nei corridoi anche per 24 ore. “In questa situazione – ha aggiunto il gruppo consiliare sangiovannese – qualcuno ha pensato bene di chiudere posti letto e reparti per consentire di smaltire le ferie al personale che, ridotto ai minimi termini, non è in grado nemmeno di godere dei riposi senza chiusure. Ma in un periodo di influenza – ha aggiunto la forza di minoranza – , con tanti giorni festivi che hanno fatto mancare l’apporto dei medici di famiglia, ci voleva tanto a capire che si metteva a rischio la salute dei cittadini?”. Alcuni rappresentanti di Cresce San Giovanni hanno annunciato di essere passati, in questi giorni, al Pronto Soccorso della Gruccia, ricavandone un’impressione non positiva. “Abbiamo visto un via vai di persone, con medici e infermieri che sembravano avere i pattini ai piedi tanto si davano da fare. L’impressione, però, è che girassero molto a vuoto, in mancanza di percorsi definiti e di una organizzazione ben strutturata”. La lista civica è quindi tornata su una questione sollevata altre volte. “Dov’era il direttore di presidio, dov’era il direttore del Pronto Soccorso per programmare l’attività in un periodo eccezionale come questo? – Si sono chiesti gli esponenti del movimento – . Erano assenti, anzi mancanti, perché la direzione generale rimanda da anni la loro nomina definitiva”. Il dottor Massimo Gialli, direttore della Gruccia, chiamato in causa, ha precisato che la situazione al Monoblocco è identica a quella di moltissime altre realtà ospedaliere italiane ed è legata ad una vera e propria emergenza. “Fino ad oggi – ha detto – non ci sono state situazioni drammatiche. Certo, siamo messi a dura prova ma il nostro personale ha una priorità assoluta: curare tutti nel miglior modo possibile ed evitare di mandar via i pazienti. Per questo può capitare che qualcuno possa rimanere in attesa più del dovuto. Siamo in contatto tutti i giorni con l’assessore Saccardi per cercare di trovare soluzioni. Ripeto però che si tratta di circostanze assolutamente eccezionali”.

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