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Slitta l’avvio dei lavori di riqualificazione dell’area mineraria. Il sindaco di Cavriglia: “Sono amareggiato”

Il progetto esecutivo è stato presentato il 21 luglio, ma ad oggi i lavori non sono ancora iniziati. Slitta l’avvio della grande opera di riqualificazione dell’area mineraria di Cavriglia, che copre quasi un terzo del territorio comunale, con i suoi 2.000 ettari. L’intervento di recupero inizierà con l’emissario del lago di Castelnuovo. Poi si agirà sulla sponda nord fino ad arrivare al vecchio borgo di Castelnuovo dei Sabbioni, che sarà servito da una nuova viabilità di accesso. Prevista anche la completa rinaturalizzazione dei torrenti. Tredici i milioni di metri cubi di acqua che diventeranno  balneabili. Attorno allo specchio lacustre sarà realizzata una spiaggia di ghiaia a disposizione dei bagnanti ed è previsto anche uno  spazio dedicato alla pesca sportiva. Una sponda, invece, manterrà la sua vocazione naturalistica. Il lago di Castelnuovo sarà poi circondato da una viabilità circolare sulla quale si immetteranno strade bianche trasformate in piste ciclabili. Sarà possibile raggiungere in bicicletta l’area mineraria dalla stazione di San Giovanni e da Cavriglia e nascerà un percorso naturalistico straordinario, tra i più suggestivi della Toscana. Insomma, un vero e proprio gioiello paesaggistico che però, fin’ora, è rimasto solo sulla carta.
“Sono amareggiato per i tempi che la burocrazia italiana impone – ha detto il sindaco Leonardo Degl’Innocenti o Sanni -.  La miniera è chiusa dal 1994. Sono trascorsi 23 anni e oggi non si vede ancora l’avvio dei lavori”. L’estate scorsa Enel ha presentato  il progetto esecutivo dell’emissario. E’ il primo intervento imponente che verrà realizzato in quest’area perché oggi il lago di Castelnuovo è un lago chiuso che non ha né emissari né immissari. A seguire dovranno essere ripristinati tutti i vecchi corsi d’acqua che scendono verso il lago dai crinali del Chianti e che vennero deviati a suo tempo per consentire la coltivazione della lignite.
“ Sul progetto dell’emissario – ha precisato il sindaco –  sono state avanzate da parte della Regione, del Ministero e del Comune di Cavriglia una serie di osservazioni che sono in fase di valutazione e che hanno causato uno slittamento dell’avvio dei lavori. Questo – ha aggiunto Sanni – si è verificato probabilmente perché Enel ha presentato un progetto forse senza confrontarsi in via preliminare  con gli enti. Quindi sono state necessarie, per garantire la qualità dell’intervento, una serie di  prescrizioni. La nostra speranza – ha concluso Sanni – è che questo progetto venga validato rapidamente sia dal Ministero dell’Ambiente che dalla Regione Toscana e che finalmente iniziano i lavori di riqualificazione dell’area mineraria, che attendiamo da decenni”.
Un intervento che potrebbe rappresentare una vera e propria manna anche per il settore turistico, che vede Cavriglia, già oggi, al primo posto in Valdarno per numero di presenze. Gli ultimi dati si riferiscono al 2015. A fronte di 2.100 posti letto, le varie strutture cavrigliesi hanno registrato ben 116.000 presenze.

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