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I dati drammatici della Regione. Aperti 42 tavoli di crisi con 10.000 lavoratori. In Valdarno coinvolti Bekaert, Sims e Consorzio Terranuova

Sono numeri che fanno impressione quelli resi noti dall’Unità di crisi lavoro della Regione Toscana. Dal 1 novembre 2016 al 31 gennaio 2017 risultano aperti, nel Granducato, ben 42 tavoli di crisi su altrettante vertenze, per un totale di 10.379 lavoratori coinvolti, sia diretti che indiretti e 8.314 posti di lavoro a rischio. Di questi, i tavoli attivati per la prima volta in quest’ultimo periodo sono stati 17, per 1.994 lavoratori coinvolti. In Valdarno due le aziende interessate, la Bekaert di Figline, la Sims di Reggello e il Consorzio Terranuova di Terranuova Bracciolini. L’86% delle situazioni monitorate riguarda il l’industria e, solo in percentuale minima, i comparti legati ad agricoltura (4%), commercio, magazzinaggio, alloggio e ristorazione (4%). In misura minore rientrano attività finanziarie e assicurative (2%), informazione e comunicazione, edilizia, servizi (1%). Particolarmente interessanti anche i dati sui settori industriali maggiormente colpiti dalla crisi. La parte del leone la fa il manifatturiero, con metallurgia e siderurgia (51%), metalmeccanica (15%) e altro manifatturiero (21,4%). Più contenuti i numeri di tessile abbigliamento (7,5%), gomma, cotto, ceramica, vetro e cristallo (4,9%).

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