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Appello per Sims e De Angeli: i lavoratori chiedono alle istituzioni il massimo impegno per le due vertenze

Grande partecipazione ieri sera all’iniziativa tenutasi al teatro Excelsior di Reggello organizzata dai sindacati ed incentrata sul delicato momento che stanno attraversando due importanti aziende chimiche del territorio:la Sims e la De Angeli. La manifestazione indetta da Filctem CGIL, Femca CISL e Uiltec UIL di Firenze ha voluto ancora una volta dare risalto a due vertenze tuttora in atto che riguardano oltre 400 lavoratori. All’iniziativa hanno preso parte molti rappresentanti delle istituzioni locali, regionali e i parlamentari di zona. Dal palco è stata ripercorsa la storia delle due aziende. Alla Sims lavorano 130 persone e da quasi 10 anni lo stabilimento del Filarone è in forte sofferenza per mancanza di commesse.E quindi di prospettive. Prospettive che non vuole dare la proprietà, definita a più riprese assente, non avendo presentato un piano produttivo e di investimento.Alla De Angeli invece lavorano 300 persone. Lo stabilmento è di proprietà di una multinazionale francese del settore, FAREVA. Negli anni ha perso notevoli volumi di lavoro. E soprattutto è evidente la mancanza di una vera e propria conduzione aziendale. Per adesso è stata proposto dalla dirigenza solo un abbattimento per i costi del personale senza,anche in questo caso, di prospettive per il futuro. Con la nostra iniziativa – hanno affermato i sindacati– chiediamo alle istituzioni, una volta per tutte, di diventare protagoniste delle due vertenze e di convocare immediatamente i vertici delle due aziende per chiedere garanzie sulle intenzioni future. I rappresentanti istituzionali presenti hanno assicurato il loro totale appoggio e il loro impegno ad ogni livello.Peccato che all’iniziativa di ieri sera siano mancati proprio gli interlocutori principali, cioè i rappresentanti dei vertici delle due aziende. I lavoratori hanno denunciato con sentita preoccupazione che in entrambe le situazioni la direzione non ha ancora fornito risposte su come garantire la competitività degli stabilimenti,e hanno chiesto con forza alle due aziende farmaceutiche che, come detto, impiegano oltre 400 persone più l’indotto di ritornare ai tavoli istituzionali per riprendere la discussione sui piani industriali che possano dare certezze per il futuro ai lavoratori. Senza impegni certi per la qualificazione degli stabilimenti è a rischio l’intera chimica valdarnese, così come è a rischio la tenuta occupazionale per tantissime famiglie del territorio che certo non si può permettere di cadere in una vera e propria emergenza sociale.

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