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Sims e De Angeli. Il Consiglio regionale approva una mozione a sostegno dei lavoratori

Quest’oggi il Consiglio regionale della Toscana ha approvato una mozione a sostegno della Sims e della De Angeli di Reggello, due aziende al centro di delicate vertenze. Nel documento si invita la Regione Toscana a fare ogni sforzo necessario per mantenere aperti e operativi i tavoli di confronto con le due proprietà, le organizzazioni sindacali e le istituzionali locali. “Siamo di fronte a due crisi di matrice diversa, in cui i lavoratori chiedono giustamente chiarezza e rispetto degli impegni presi – si legge nella mozione approvata – . Sollecitiamo la Regione, che ha già svolto un ruolo importante in queste vicende, e gli enti locali, a continuare con l’impegno fin qui dimostrato affinché le scelte incomprensibili delle due proprietà – cosiddetti piani di riorganizzazione e progetti non mantenuti – non si riversino su centinaia di lavoratori e sulle rispettive famiglie”. A tutti loro il parlamentino toscano ha espresso totale solidarietà e vicinanza.
Gli obiettivi sono due: per quanto riguarda la Sims salvaguardare l’occupazione, scongiurando i 35 esuberi annunciati attraverso la riduzione dei comparti di ricerca e sviluppo; per l’Istituto De Angeli, invece, si tratta di ottenere la conferma e la conseguente realizzazione degli incarichi presi sullo stabilimento. Il documento è stato illustrato da Serena Spinelli capogruppo Articolo 1 Mdp in Regione, tra i firmatari della mozione.
La Toscana è il terzo polo del farmaco a livello nazionale con dati sull’esportazione col segno più; un fatto che rafforza la volontà di giungere a un esito positivo per le due vertenze. Per la Spinelli serve stringere sulla proprietà, riportare le imprese ai tavoli e chiedere con maggiore chiarezza quali sono le prospettive in cantiere. Ma più di ogni altra cosa è urgente un intervento di politica economica nazionale che reclami maggiori garanzie alle multinazionali che si insediano nei territori e che possono usufruire di competenze difficilmente paragonabili, come nel caso dei due siti in provincia di Firenze.

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