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Prada approva il bilancio 2016. Ricavi in calo, ma prospettive rosee. Soddisfatto Bertelli

Ricavi pari a 3.184,1 milioni di euro, in calo del 9% a cambi costanti rispetto all’esercizio 2015; vendite sul Canale Retail attestate a 2.634,9 milioni di euro, in diminuzione del 13% a cambi costanti, ma un trend in progressivo miglioramento nel secondo semestre; Canale Wholesale in crescita del 15% a cambi costanti a quota 504,4 milioni di euro, in netto miglioramento rispetto al 2015 grazie ai positivi risultati delle collaborazioni recentemente avviate con partner e-tailers.
Questi, in estrema sintesi, i dati diffusi dal gruppo Prada, il cui Consiglio di Amministrazione, ieri, ha esaminato e approvato il Bilancio Consolidato per l’esercizio chiuso al 31 gennaio 2017. Le condizioni di mercato in Europa sono rimaste piuttosto contrastate per la maggior parte dell’anno e l’area ha chiuso l’esercizio con una flessione del 5% a cambi costanti rispetto al 2015. Da segnalare la crescita del mercato britannico, sostenuto dal consumo domestico e dai flussi turistici favoriti dalla sterlina debole, e del mercato russo dove il trend è stato a doppia cifra per l’intero anno.
Il resto dell’Europa ha invece continuato a risentire del calo dei flussi turistici, in particolare in Francia, dove tuttavia consistenti segnali di miglioramento sono stati registrati nell’ultimo trimestre. L’Asia Pacific nonostante una contrazione del 12% a cambi costanti, si è tuttavia dimostrata particolarmente dinamica nel secondo semestre dell’anno: la Cina è tornata in territorio positivo nel terzo trimestre e ha ripreso a crescere a ritmi sostenuti. Hong Kong e Macau hanno significativamente ridotto il calo degli ultimi anni e mostrato tendenze in netto recupero verso la fine dell’esercizio. Le vendite del mercato americano si presentano in flessione del 12% a cambi costanti, penalizzate dal calo dei flussi turistici negli USA. Performance positive si sono invece registrate in Messico e Brasile. Dopo cinque anni di crescita ininterrotta, le vendite in Giappone registrano invece un calo del 13% a cambi costanti, essenzialmente riconducibile alla rivalutazione dello yen che ha penalizzato il flusso di turisti provenienti dalla Cina. Il Middle East si presenta infine in calo del -10% a cambi costanti.
“Il 2016 ha rappresentato per il Gruppo Prada uno sfidante anno di transizione, ciò non di meno sono stati conseguiti risultati soddisfacenti e in linea con le attese del mercato – ha commentato il CEO Patrizio Bertelli -. La nostra offerta è stata arricchita con prodotti che si contraddistinguono per stile innovativo e qualità, mentre al contempo la struttura dei costi è stata razionalizzata in tutte le linee di business. La strategia retail – ha aggiunto – si è spostata dall’espansione geografica all’ottimizzazione del network, nonché alla sua integrazione digitale: abbiamo creato nuovi concept all’interno dei negozi per valorizzare la shopping experience e i primi risultati sono incoraggianti.
Per integrare il canale on-line e quello retail – ha proseguito Bertelli – continueremo a dedicare importanti risorse allo sviluppo di un’offerta omni-channel, attraverso l’espansione della nostra piattaforma digitale, la collaborazione con partner e-tailers e la completa integrazione con i nostri negozi. Con questi obiettivi – ha detto ancora il numero uno di Prada – abbiamo costituito un nuovo team che con la propria esperienza contribuirà a innovare la strategia digitale del Gruppo. Sono fiducioso che la nostra visione creativa unita agli investimenti finalizzati ad accrescere il coinvolgimento off-line e on-line dei nostri clienti, ci posizionerà stabilmente su un percorso di crescita sostenibile. L’elevata generazione di cassa e la fiducia nel futuro sviluppo del Gruppo – ha concluso – ci consentono poi di proporre alla prossima Assemblea degli Azionisti un dividendo pari a 12 centesimi di Euro per azione, con un incremento del 9% rispetto all’anno precedente”.

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