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Montevarchi. Dopo l’incidente mortale in via Piave ci si interroga sulla pericolosità di quella strada

Cordoglio e rabbia. Questi i sentimenti che si respirano a Montevarchi a due giorni dal tragico incidente mortale che in via Piave ha stroncato la vita ad una donna indiana di 45 anni e mandato in ospedale una sua connazionale. Le due poverette sono state investite in pieno da una Toyota Yaris condotta da una sessantenne montevarchina, che lei finita in ospedale con ferite non gravi. Cordoglio perché la morte di una giovane vita, per giunta in una strada del centro, lascia dietro di se tante risposte inevase. Rabbia perché via Piave è davvero pericolosa e deve essere percorsa con la massima prudenza.
Le responsabilità della donna al volante della Toyota dovranno essere eventualmente accertate dalla polizia municipale – il fascicolo adesso è in mano al Magistrato – , ma sulla pericolosità di quella strada non c’è bisogno di ulteriori verifiche. Avallamenti, tratti sconnessi, assenza di marciapiede e di segnaletica a terra. Alcuni cittadini lo hanno “denunciato” anche sui social network. Per quanto riguarda la segnaletica orizzontale, il piano di manutenzione predisposto da Palazzo Varchi prevede l’intervento anche in via Piave, anche se il vice sindaco Luciano Bucci, pur non entrando nel merito del grave fatto di cronaca, ha voluto ricordare che la segnaletica orizzontale è di ausilio a quella verticale, che è più importante.
Il comandante della polizia municipale Marco Girolami ha poi puntualizzato alcuni aspetti legati al viale Piave. “La strada – ha detto – presenta problemi strutturali. Basti pensare che non c’è il marciapiede, c’è carenza di segnaletica, la carreggiata è stretta, in alcuni punti sconnessa e circondata dalle case. Per rimetterla in sesto, quindi, servono ingenti risorse”. Qualcuno ha parlato a anche di limiti di velocità spesso superati. “A me, onestamente, questo non risulta – ha detto Girolami -. A Montevarchi ci sono altre strade da cui emergono queste criticità. Qualcuno poi parla di togliere i parcheggi ai lati. Ma siamo proprio sicuri che sia questa la soluzione? Io credo – ha concluso il comandante – che un tratto stradale libero, senza auto in sosta, possa invogliare maggiormente alla velocità”.
Intanto i funerali di Kawaljit Kaur non sono stati ancora fissati. La salma della donna, infatti, è a disposizione dell’autorità giudiziaria .

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