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Montevarchi: Maura Isetto risponde alle accuse di Grasso: “Ecco come lavoriamo per la cultura”

“Sono stata accusata di aver fatto scempio della cultura e della promozione del territorio a Montevarchi. Accuse che rispedisco al mittente con atti concreti”. L’assessore Maura Isetto ha voluto rispondere al consigliere di Montevarchi Democratica Francesco Maria Grasso, che nei giorni scorsi ha fortemente criticato la politica culturale di Palazzo Varchi, a suo dire completamente azzerata.
Indice puntato, in primo luogo, sul mancato finanziamento dei progetti e delle attività delle associazioni alla Ginestra. Isetto ha precisato che, nonostante ciò, al centro culturale sono stati svolti egualmente laboratori grazie alla collaborazione con case editrici, soggetti privati e associazioni che hanno offerto gratuitamente la loro opera. Inoltre nella delibera di indirizzo per l’affidamento dei servizi bibliotecari della Ginestra è stato scritto che i laboratori devono essere a cura di colui che si aggiudica il bando. “Perciò da qui in avanti – ha detto l’assessore – sarà offerto lo stesso servizio ma a un minor costo”.
Per quanto riguarda invece il Museo del Cassero , Isetto ha ricordato che tutto quello che per anni è stato pagato come extra è stato inserito in gara e sarà svolto dal vincitore. “Quindi, da oggi e per due anni – ha aggiunto – il Cassero costerà alla cittadinanza quanto offerto in sede di gara”. Riguarda alla scelta di Panzetta di lasciare la direzione del Museo, l’assessore ha precisato che il professore ha assolto al suo dovere fino all’ultimo giorno senza mai lasciare la guida della struttura e la scelta di andarsene è stata sua personale.
Per quanto concerne lo Spazio Galeffi Maura Isetto ha rivolto una domanda ai montevarchini. “ Secondo voi, è meglio spendere 50.000 euro di soldi dei contribuenti per rifare il tetto di un ambiente diventato un deposito e un magazzino o vendere un immobile con il tetto sfondato e chiuso da anni a 80.000 euro? Noi non abbiamo dubbi”. L’ultimo capitolo è legato all’Accademia Valdarnese del Poggio. L’assessore alla cultura ha sottolineato che tra Palazzo Varchi e l’istituzione culturale intercorrono ottimi rapporti. “Stiamo cercando faticosamente di sbrogliare quella matassa intricatissima che a livello patrimoniale è stata messa in piedi in tutti questi anni. – ha aggiunto – .Finalmente dopo anni il Museo è stato ceduto all’Accademia come era giusto che fosse. In questo caso con l’ex Presidente dell’Accademia abbiamo instaurato una collaborazione leale e proficua anche ora che è nelle vesti di consigliere”.

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