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Offese sul web alla madre di Tamara. La Procura di Arezzo avvia un’indagine

La notizia è stata riportata sulla versione on line del Corriere della Sera. I messaggi di critica e di offese piovuti sul profilo Facebook della madre della piccola Tamara, la bambina morta mercoledì scorso a Castelfranco di Sopra, potrebbero avere risvolti giudiziari. Il procuratore di Arezzo, Roberto Rossi, ha deciso infatti di avviare un’indagine parallela contro i cosiddetti “sciacalli del web”. I reati ipotizzati sono minacce, istigazione al suicidio e diffamazione aggravata. In questi giorni sui social si è scritto di tutto. La stragrande maggioranza dei post apparsi, è bene precisarlo, ha evidenziato grande solidarietà e grande comprensione per la madre di Tamara. Ma qualcuno è andato oltre, al punto che i genitori sono stati costretti a chiudere il loro profilo Facebook. Un fatto che non è passato inosservato e il Procuratore di Arezzo ha deciso di vederci chiaro. Questo modo scriteriato di utilizzare il web potrebbe costare quindi caro a chi ha esagerato.

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