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Santa Barbara, da miniera di lignite a miniera di opportunità. Presentato il Regione un nuovo progetto di riqualificazione

Da miniera di lignite utilizzata per produrre energia a “miniera di opportunità” per generare sviluppo per il territorio: è il futuro del sito di Santa Barbara, l’area di circa 1600 ettari che si estende tra Cavriglia e Figline e Incisa Valdarno ed è inutilizzata dal 1994. Il progetto si aggiunge ai piani già attivi per l’area ed è stato presentato oggi in Regione da Luca Solfaroli Camillocci, responsabile Generazione termoelettrica Italia di Enel e Marco Fragale, Responsabile Progetto Futur-e Enel alla presenza di Vincenzo Ceccarelli, Assessore Regionale a Infrastrutture, mobilità, urbanistica e politiche abitative e dei sindaci Leonardo Degl’Innocenti o Sanni e Giulia Mugnai,
Presente anche Alessandro Balducci, Professore Ordinario di Pianificazione e Politiche Urbane, Politecnico di Milano che, insieme all’Università di Firenze, sarà protagonista del progetto Futur-e, un programma lanciato dall’azienda per riqualificare i siti di 23 centrali termoelettriche che hanno concluso il loro ruolo nel sistema energetico o stanno per farlo.
A breve in Valdarno arriveranno giovani ricercatori dei due atenei per studiare e individuare possibili scenari di sviluppo, in maniera compatibile e integrata con i progetti già esistenti e sulla base di studi del contesto economico, dei piani urbanistici e delle aspettative delle comunità locali. I progetti saranno sviluppati dai ricercatori entro dicembre.
A gennaio verrà lanciato un concorso che riguarderà le unità dell’area e gli ambiti d’intervento definiti nella prima fase. Le proposte progettuali verranno valutate da Enel, istituzioni e mondo accademico per verificarne l’idoneità rispetto alle aspettative delle comunità locali, dello sviluppo sostenibile del territorio e l’integrazione con il progetto di riqualificazione già in essere
“La miniera di Santa Barbara – ha affermato l’assessore regionale all’urbanistica Vincenzo Ceccarelli – è stata uno straordinario motore di sviluppo per il Valdarno, ma oggi rappresenta un tema aperto da affrontare con urgenza per restituire alla comunità locale un patrimonio ambientale e magari una nuova occasione di sviluppo. Questo percorso che Enel sta avviando, nella prospettiva della riqualificazione e della valorizzazione dell’area, mi sembra un modo serio ed efficace per dare una risposta che sia in linea con le aspettative della popolazione e delle istituzioni”.
“Il progetto presentato oggi – ha detto Luca Solfaroli Camillocci, responsabile Generazione Termoelettrica Italia di Enel – va ad arricchire il percorso di riqualificazione del sito, e lo fa poggiando le basi su una piattaforma già avviata con Futur-e: Enel ha lanciato un ambizioso piano per dare nuova vita ai siti di 23 centrali termoelettriche, coinvolgendo le comunità locali e gli stakeholder per individuare soluzioni in grado di generare valore condiviso. Una best practice unica al mondo che, per la prima volta, applicheremo anche ad un’area del tutto diversa da quelle delle centrali. Una sfida importante che ci vede alleati con il territorio per lavorare insieme ad un futuro sostenibile per l’ex miniera”.
“Abbiamo sempre creduto che l’area ex mineraria continui a rappresentare una risorsa per il Comune di Cavriglia e per l’intero territorio. – commenta il Sindaco di Cavriglia Leonardo Degl’Innocenti o Sanni – Per la nostra Amministrazione Comunale di conseguenza, il progetto promosso da Enel  rappresenta un’opportunità unica per integrare i progetti di riassetto del territorio divenuti necessari con l’esaurimento del bacino lignitifero risalente a oltre 20 anni fa. Grazie a Futur-e avremo il piacere di ospitare tanti giovani ricercatori del Politecnico di Milano e dell’Università di Firenze che, con il loro entusiasmo e le loro competenze, saranno sicuramente in grado di darci nuovi spunti per valorizzare un’area che per decenni è stata il cuore pulsante dell’economia valdarnese”.
“Quello che stiamo compiendo è un passo concreto per la valorizzazione di un’area che rappresenta una grande opportunità di sviluppo per il territorio valdarnese e per l’intera Toscana – spiega Giulia Mugnai, sindaca di Figline e Incisa Valdarno -. Già nel Piano strutturale della nostra città, in approvazione proprio in questi mesi, stiamo definendo per quell’area diverse funzioni, principalmente orientate ai servizi per i cittadini e al loro tempo libero. Questo studio ci fornirà quindi elementi importanti per centrare questo obiettivo e riqualificare un’area davvero strategica”.

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