Cerca
Close this search box.

Saldi estivi. Dopo la partenza sprint c’è una frenata

La buona partenza aveva fatto sperare, ma a venti giorni dall’avvio i saldi estivi in provincia di Arezzo battono un po’ la fiacca. Ad illustrare la situazione, la Confcommercio. Dopo le prime due settimane positive, l’entusiasmo per gli sconti si è affievolito. “La gente – ha detto la vicedirettrice Catiuscia Fei – ha comprato ciò che gli serviva, prodotti che magari puntava da tempo, poi si è fermata e l’acquisto d’impulso è ormai un fenomeno marginale negli ultimi tempi. Così, nei casi più positivi i negozi registrano un andamento degli affari in linea a quello dello scorso anno, altrimenti una flessione media intorno al 3%”.
Ottime performance si sono avute con le Notti Bianche, a causa del grande afflusso di persone, ma nel complesso molti commercianti hanno palesato qualche preoccupazione, rimanendo sorpresi soprattutto per la mancanza dei turisti, quelli stranieri soprattutto, che nelle estati scorse contribuivano a tenere in alto le vendite a saldo. “Qualcuno dà la colpa anche al grande caldo di questi giorni, che di sicuro ha spinto molti a preferire le destinazioni balneari rispetto alle città d’arte dell’entroterra come le nostre – ha aggiunto la Fei – . E anche i turisti che sono arrivati, sembra che di giorno preferiscano stare a bordo piscina piuttosto che passeggiare per le strade del centro”.
La Confcommercio ha ricordato che la componente del turismo ha sempre avuto un peso sulla bilancia dei saldi estivi, soprattutto nei centri principali, ma il lento affievolirsi delle vendite dopo le prime due settimane è comunque fisiologico. Preoccupante, semmai, è il fatto che diversi negozianti si sentono chiedere dai residenti sconti ancora maggiori rispetto al -30 o -50% applicato sul cartellino. Un dato che si può leggere in due modi. “Da una parte – ha sottolineato l’associazione di categoria – denota ancora paura o difficoltà a spendere, ma dall’altra significa che alcuni consumatori stanno perdendo di vista il rapporto reale tra qualità e prezzo. Forse ci sarebbe bisogno di fermarsi e fare il punto su un mercato ancora troppo drogato da sconti e promozioni tutto l’anno”.

Articoli correlati