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Crisi aziendali, 30 i tavoli regionali aperti. In Valdarno coinvolte la Bekaert, Istituto De Angeli e Sims

Il numero è abbastanza preoccupante e la dice lunga su quanto la crisi occupazionale ed economica continua a colpire la Toscana: dal 1 aprile al 15 luglio 2017 sono risultati aperti 30 tavoli, per altrettante vertenze aziendali, dall’Unità di crisi lavoro della Regione per un totale di 8.799 lavoratori coinvolti ,sia dipendenti diretti che indiretti, con 7.572 posti di lavoro a rischio.Di questi, i tavoli attivati per la prima volta in quest’ultimo periodo sono 6, per 334 lavoratori coinvolti e 239 posti di lavoro che risultano a rischio: vale a dire aziende in cui vi siano esuberi dichiarati o si faccia ricorso ad ammortizzatori sociali.Il grosso delle vertenze si riferisce all’industria (92%) mentre una percentuale minima riguarda commercio, trasporto e magazzinaggio, agricoltura, informazione e comunicazione e altre attività di servizi. Nel 43% dei casi si tratta di aziende fra i 51 e i 250 addetti, per il 30% di aziende sopra i 250 e nel 27% dei casi aziende fra i 16 e i 50 addetti. Nel 53% dei casi le aziende coinvolte sono gruppi o aziende con stabilimenti anche fuori regione. Nel nostro territorio i tavoli regionali riguardano tre aziende, tutte nel Valdarno fiorentino: la Bekaert del comparto metalmeccanico nel comune di Figline Incisa, l’Istituto De Angeli e la Sims del settore chimico- farmaceutico nel comune di Reggello. Il Report, redatto dall’Unità di crisi lavoro oltre a testimoniare l’impegno costante della Regione a sostegno dell’occupazione e della salvaguardia dell’attività produttiva, è uno strumento prezioso per l’attività di monitoraggio delle crisi aziendali e per la programmazione delle politiche regionali per l’occupazione e lo sviluppo.

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