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Pergine e Laterina verso la fusione. Le perplessità di Lega e di Sì Toscana a Sinistra

In Consiglio regionale verrà dato il via all’indizione del referendum per l’ipotetica fusione dei comuni di Pergine Valdarno e Laterina. Un percorso che sembra avviato e che lascia un po’ perplessi sia la Lega Nord che il movimento “Si Toscana a Sinistra”. Marco Casucci, Consigliere regionale del Carroccio, ha comunque precisato che voterà a favore, ma ciò non significa assolutamente che la Lega sia a favore della fusione di queste realtà amministrative.
“O meglio, auspichiamo una fusione solo se la maggioranza dei residenti delle due località chiamate al voto, si esprimesse in tal senso”, ha detto Casucci – E’ però, fondamentale che i cittadini siano dettagliatamente informati sui pro ed i contro di questa fusione, ben sapendo che non rappresenterebbe una operazione irreversibile, dato che la normativa non lo prevede per i comuni di piccole dimensioni. La decisione di fondersi – ha concluso Casucci- non deve essere politica, ma deve venire dalla maggioranza dei cittadini interessati”.
Sulla vicenda è intervenuto anche il movimento “Sì Toscana a Sinistra”, che ha premesso di non essere pregiudizialmente contrario all’ipotesi di una fusione tra i Comuni di Pergine e Laterina. Anzi, non sarebbe male coinvolgere in questa operazione anche i comuni di Civitella della Chiana e Bucine. Nascerebbe così un’unica entità comunale di 25.000 abitanti che potrebbe sviluppare nuove e maggiori potenzialità.
“Quello che c’insospettisce – ha aggiunto Sì Toscana a Sinistra – è l’accelerazione repentina impressa al processo, soprattutto dalla Sindaca di Pergine, con quella di Laterina che appare invece più attenta, equilibrata e meno presa dalla “foga” di fondersi immediatamente. Non vorremmo che fossero l’avvicinarsi delle elezioni politiche nazionali, previste per la primavera 2018, e questioni prettamente “partitiche” a dettare l’agenda di una fusione affrettata tra comuni. Questione – ha aggiunto Sì Toscana a Sinistra – che ha forti implicazioni per la vita di tutta la comunità. Si tratta di un evento politico troppo importante per non essere guidato esclusivamente da motivazioni socio-economiche pragmatiche e inoppugnabili, che dovrebbero portare solo a migliorare i servizi e quindi la qualità della vita per tutta la cittadinanza. Prendiamo altresì atto che Forza Italia, stranamente, senza un vero perché, è contraria alle fusioni tra comuni in tutta la Toscana, tranne che a Pergine e Laterina…”.
Si Toscana ha quindi chiesto di usare cautela, perché il progetto sociale, economico e politico di fusione è irreversibile. “E quello che sta accadendo a due passi da noi, a Piandiscò/Castelfranco di Sopra – ha concluso il movimento – dovrebbe servire da monito”.

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