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La ricerca della Normale di Pisa sulle infiltrazioni mafiose in Toscana. Libera Valdarno: “Guardia alta anche da noi”

“Appare ormai chiaro come il fenomeno mafioso, che pure non ha radici consolidate nel nostro territorio, tenti comunque, in varie forme e modalità, di fare affari” anche da noi. E con tecniche sempre più sofisticate”. L’associazione Libera Valdarno è intervenuta dopo la diffusione della ricerca realizzata della Normale di Pisa in collaborazione con la Regione Toscana, sui fenomeni corruttivi e di criminalità organizzata in Toscana, che è stata presentata in questi giorni.
Libera ha ricordato che i risultati dell’analisi ricalcano quanto emerso le settimane scorse, in occasione di un convegno sulle mafie organizzato dall’associazione a San Giovanni, alla presenza di Rosy Bindi. Il rapporto indica infatti che la Toscana, pur non essendo un’area a tradizionale presenza mafiosa, ha ospitato in passato e ancora ospita ancora oggi nei propri territori attività economiche legali e illegali promosse da organizzazioni di stampo mafioso sia tradizionali che straniere, o da gruppi che, pur svolgendo attività illecite su larga scala, non presentano le caratteristiche tipiche di un’organizzazione mafiosa. Quattro i settori principali di manovra: Estorsione e usura, . Scommesse e gioco d’azzardo, Traffico di stupefacenti, Traffico illecito di rifiuti.
“Dunque – ha detto Libera – occorrono forme di controllo ferree e rigorose, un’azione anche di prevenzione che scoraggi chi cerca di contaminare il nostro mondo economico e le nostre comunità”.
L’associazione ha quindi invitato le amministrazioni locali del Valdarno ad aderire per esempio alla Carta di Avviso Pubblico, un vero e proprio codice etico di comportamento della buona politica, rivisitato recentemente, come aiuto per non cadere in possibili difficoltà che poi andrebbero a discapito di enti ed istituzioni pubbliche.
Lanciamo ai Sindaci, alle Giunte, ai presidenti del Consigli Comunali, ai vari Gruppi Consiliari, ma anche all’associazionismo di categoria e al mondo imprenditoriale una proposta – ha annunciato Libera – : quella di organizzare il prossimo autunno una giornata dedicata allo studio della carta di Avviso Pubblico, con un convegno aperto a tutti coloro che sono interessati al problema, invitando il Prof. Vannucci dell’Università di Pisa, i rappresentanti di Avviso Pubblico, i magistrati e le forze dell’ordine. L’obiettivo è quello di mandare un messaggio chiaro alle mafie che in questo territorio si agisce unitariamente contro la criminalità organizzata.
“Noi – ha proseguito l’associazione – siamo pronti ad organizzarla ed a fare la nostra parte”.

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