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Commissione d’inchiesta su Valdarno Sviluppo. Prima Montevarchi attacca Camiciottoli: “Non è compatibile con il ruolo di presidente”

“Fabio Camiciottoli è in palese conflitto di interesse per presiedere la Commissione di controllo sull’operato di Valdarno Sviluppo. I consiglieri comunali farebbero bene a valutare la sua incompatibilità con il ruolo che si prepara ad assumere”.
Parole del movimento Prima Montevarchi, che si è detto allibito per le recenti dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa dal rappresentante di Avanti Montevarchi che, ricordiamolo, è il presidente della Commissione di Garanzia che dovrà fare piena luce sulle vicende di Valdarno Sviluppo.
Prima Montevarchi ha innanzitutto precisato che la risoluzione votata all’unanimità dal consiglio comunale prevede di affidare l’inchiesta sulla società andata in fallimento alla Commissione Garanzia e Controllo, una commissione istituita nel 2013 a cui sono attribuiti i poteri di controllo sulle partecipate e quindi anche su Valdarno Sviluppo.
“Poteri, invece, preclusi alla commissione di inchiesta proposta da Pd, Avanti Montevarchi e 5 Stelle – ha spiegato Prima Montevarchi – e che, ai sensi dell’art 26 del regolamento del funzionamento del consiglio comunale, circoscrive l’attività di indagine alla sola “attività amministrativa comunale. Quindi non c’è stato nessun tentativo da parte della maggioranza di boicottare l’indagine, bensì l’intenzione, precisa, di portarla nel giusto alveo. Stupiscono, invece, non poco le dichiarazioni del consigliere Camiciottoli – ha proseguito il movimento – il quale si arroga, rendendone edotti i giornalisti e non i commissari, il potere di organizzare il lavoro della commissione partendo dall’audizione dell’assessore al bilancio, rea di aver intrapreso l’iniziativa di informare la cittadinanza sulla mole di crediti elencati dagli uffici comunali”.
Per Prima Montevarchi quelle che Camiciottoli definisce chiacchiere a vanvera di Palazzo Varchi, si chiamano istanze di ammissione al passivo del fallimento e corrispondono a specifici atti processuali.
“Un simile atteggiamento, palesato tanto in consiglio comunale quanto dinanzi ai media, dimostra, drammaticamente, una mancanza di terzietà, serenità di giudizio e una avversità verso l’interesse del Comune, a tutta difesa dell’operato di Valdarno Sviluppo, che non si addice al ruolo che Camiciottoli ricopre – ha sottolineato Prima Montevarchi -, ovvero quello di presidente della commissione Garanzia e Controllo. In questo senso faranno bene i consiglieri a riflettere sull’opportunità di lasciare la presidenza ad un consigliere che si esprime in difesa dell’operato di Valdarno Sviluppo, criticando le iniziative di recupero crediti del Comune, e il cui capogruppo fu, da Assessore, l’artefice della convenzione tra il Comune di Montevarchi e la Valdarno Sviluppo, per poi diventare Amministratore e Presidente del Cda di quest’ultima. La modalità con la quale si è espresso il consigliere Camiciottoli a mezzo stampa – ha continuato PM – prevarica ogni forma di correttezza e mette in luce un atteggiamento più legato ad accusare chi adesso chiede che venga fatta luce sugli eventi e le responsabilità, piuttosto che, appunto, concentrarsi sul problema della pesante eredità di Valdarno Sviluppo. Pertanto occorrerebbe, più che una presa di posizione dello stesso Camiciottoli, una presa d’atto della sua incompatibilità con il ruolo di presidente da lui stesso ricoperto”.

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