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22 anni fa ci lasciava il grande Gino Bartali, campione inimitabile…

Qualche tempo fa il mio amico Marcello Cuccoli mi ha fatto prezioso dono di una foto di parecchi anni prima…io che intervisto, dopo una corsa a San Giovanni, il grande Gino Bartali. Siamo, credo nel 1985 o giù di lì…Descrivere la grandezza sportiva di Gino è fin troppo facile, parlano le vittorie ed una carriera costruita con classe e ferrea volontà: i giri d’Italia, il Tour vinto in età avanzata, la Sanremo bruciando in volata i veltri dello sprint e, ovviamente, la rivalità con Fausto Coppi, un duello rusticano mai raggiunto da nessun altri atleti credo nel mondo.
Ma io ricordo Gino sceso ovviamente dalla bici, avendolo più volte intervistato e avvicinato. Ed ho una nostalgia infinita delle sue parole e dei suoi racconti improntanti ad una modestia quasi…imbarazzante se confrontata alla grandezza assoluta ed all’epica del personaggio. E ricordo che dopo qualsiasi affermazione Gino mi diceva sempre con quel suo vocione caratteristico…”se non ci credi chiedilo a ….”, e faceva riferimento ai testimoni della sua epoca allora ancora in vita. Ma ci credevamo, certo che sì.
Gino Bartali, scomparso 22 anni fa è stato il più grande sportivo della nostra regione ed uno dei più grandi in assoluto del paese e non solo. Si porta dietro sé un pezzo di storia dell’Italia che non è fatta solo di vittorie nello sport e di fatica ma anche di memoria e di vita. Di ognuno di noi. Sul suo aiuto durante la guerra ai perseguitati e agli ebrei si è già detto e scritto molto, persino troppo. Gino amava ripetere che la cose buone si fanno in silenzio e senza pubblicità… Oggi lo ricordo con grande affetto e nostalgia…

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