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Discarica Podere Rota: il Pd di San Giovanni chiede interventi, il rispetto degli accordi e polemizza con l’opposizione

Cattivi odori provenienti da Podere Rota. Sulla questione, finita anche al centro di una corrispondenza tra il sindaco Maurizio Viligiardi e il governatore della Toscana Enrico Rossi, interviene l’Unione Comunale del Pd di San Giovanni.
Dopo aver ricordato il disagio subito dai sangiovannesi per una situazione diventata “intollerabile ed insostenibile”, i Dem chiedono al gestore dell’impianto di attuare “tutte le strategie e le soluzioni tecniche possibili” per evitare il ripetersi di simili episodi “senza continuare a portare a giustificazione le particolari condizioni metereologiche o la direzione dei venti, che non possono essere previste e sulle quali non è possibile intervenire”.
Ma soprattutto si ribadisce che devono essere rispettati gli accordi e “quanto deciso dal Consiglio Provinciale di Arezzo nel 2013 (quando adottò, con delibera, il piano interprovinciale dei rifiuti)” e cioè la chiusura della discarica “in maniera inderogabile entro il 2021, a completamento e riempimento dei volumi esistenti” con il contestuale avvio del processo di bonifica del sito.
Elementi imprescindibili che dovranno essere inseriti nella revisione del Piano Regionale di Gestione dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati (PRB) del 2014, “strumento sul quale agire ed entro il quale avere risposte chiare e nette”. Un preciso impegno politico, insomma, per impedire che Podere Rota e la vallata continuino ad essere la discarica dell’area metropolitana fiorentina che, invece, “deve necessariamente dotarsi di sistemi, strumenti e luoghi di raccolta e smaltimento dei rifiuti autonomi”, perché “la qualità della vita deve essere la medesima per tutti i cittadini”.
Una richiesta che sarà avanzata “in tutte le sedi istituzionali e politiche, sostenendo l’operato del sindaco di San Giovanni e del Gruppo consiliare del Partito Democratico impegnati da tempo in una serie di iniziative politiche in questa direzione” e l’invito agli altri Comuni è a “far sentire unitariamente la propria voce a tutela e difesa del Valdarno”.
In chiusura le critiche alla Lista civica “Cresce San Giovanni” che, secondo l’Unione Comunale Pd, ha “l’unico obiettivo di mettere un sigillo di primazia e protagonismo sulla vicenda, per avere un argomento ‘forte’ da cavalcare, strumentalmente, in vista delle elezioni amministrative del 2019”.
Citando la frase di Sandro Pertini “La coerenza è comportarsi come si è e non come si è deciso di essere” i Dem proseguono: “Ci chiediamo quali responsabilità politiche abbiano, in quasi 25 anni di vita della discarica, il consigliere e capogruppo Francesco Carbini, il partito nel quale ha militato per numerosi anni, alcuni esponenti delle sue attuali liste civiche con lunga militanza politica attiva nelle istituzioni e nei partiti, alcuni anche con incarichi amministrativi. Ci chiediamo dove fossero questi illustri politici – adesso nelle barricate e pronti a riversare sugli altri in toto scelte e responsabilità – quando fu decisa e deliberata la costruzione di Podere Rota, l’ubicazione alle porte di San Giovanni, l’ampliamento e in quali modi allora fecero sentire la propria voce – all’interno dei loro rispettivi partiti- con quali scelte politiche qualificanti, quali proteste misero in atto, come impedirono che tutto ciò avvenisse. Ce lo chiediamo con amarezza e rammarico profondi, nella speranza anche i sangiovannesi ricordino e non abbiano perduto la memoria, perché noi del Partito Democratico non l’abbiamo perduta.”

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