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Anche Montevarchi ha la sua sezione di Protezione Civile. Già definite le aree di prima accoglienza in caso di pericolo

Anche Montevarchi ha la sua sezione di Protezione Civile. E’ nata il 28 agosto scorso ed è legata a quella di Bucine, attiva nel territorio da più di 30 anni. Il percorso è stato lungo, contraddistinto anche da una serie di incontri formativi, ma alla fine, come hanno precisato i volontari, è stato gettato un piccolo seme con la speranza che diventi una grande pianta. La nuova sezione della Protezione Civile montevarchina, nei giorni scorsi, è stata presentata anche al sindaco di Montevarchi Silvia Chiassai, che ha ricevuto alcuni rappresentanti nel suo ufficio a Palazzo Varchi.
Il dottor Piero Ciandella, in qualità di responsabile, ha presentato al sindaco le credenziali del gruppo di Montevarchi illustrandone le attività svolte. Attività che spaziano a 360°: dagli incendi, quest’anno particolarmente gravi anche in Valdarno, ad altri eventi naturali come frane a alluvioni. Tra l’altro sono già stati affissi, in città, una serie di cartelli che indicano i luoghi di prima accoglienza per la popolazione. Si tratta di piazze, slarghi, parcheggi, spazi pubblici o privati non soggetti a rischio (frane, alluvioni, crollo di strutture attigue, etc.), raggiungibili attraverso un percorso sicuro in caso di pericolo. Il numero delle aree da scegliere è in funzione della capacità ricettiva degli spazi disponibili e del numero degli abitanti. In tali aree la popolazione riceve le prime informazioni sull’evento e i primi generi di conforto.
A Montevarchi i cartelli si trovano in piazza Guido Guerra, via Centi alla Gruccia, in piazza Roanne zona Peep e nel parcheggio della Chiesa nuova del Pestello. Nelle frazioni si trovano invece a Mercatale in piazza del Moraiolo, nei giardini di Moncioni, al circolo di Ricasoli, al parcheggio di Caposelvi, allo svincolo di Rendola e a quello di Ventena, in piazza della scuola a Levanella e al parcheggio del centro commerciale di Levane. “Ovviamente facciamo tutti gli scongiuri del caso e speriamo che non debbano mai servire – hanno precisato dalla Protezione Civile di Montevarchi -. Ma è necessario che la popolazione sappia cosa indicano questi cartelli, dove sono e soprattutto a cosa servono”.

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