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Durissima replica del Consorzio di Bonifica alla Chiassai: “Notizie fuorvianti e prive di fondamento”

Ha aspettato qualche ora per poi affidare ad un comunicato stampa una replica molto dura. Il Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno, chiamato in causa dal sindaco di Montevarchi Silvia Chiassai per gli allagamenti di ieri, ha ribattuto a chiare lettere affermando, innanzitutto, di non aver ricevuto alcuna chiamata da Palazzo Varchi e di non aver poi alcuna competenza su quei corsi d’acqua.
“Sono quindi fuorvianti e prive di fondamento le affermazioni del sindaco – ha detto l’ente irriguo – . Teniamo innanzitutto a precisare che, dal presidente, al direttore generale e ai tecnici, nessuno ha mai ricevuto una chiamata da parte del Comune di Montevarchi, né tanto meno dalla Sala Operativa della Protezione Civile, per segnalare gli allagamenti, al contrario di quanto afferma il Sindaco Chiassai”.
E’ stato poi precisato che Palazzo Varchi, come tutti gli altri comuni del comprensorio di competenza, ha tutti i numeri dei referenti del Consorzio, tanto che in passato, in caso di chiamate di emergenza, ci sono stati interventi diretti, l’ultimo dei quali risale al 6 novembre scorso, per l’appunto una domenica.
Il Consorzio 2 Alto Valdarno ha fatto poi presente a Silvia Chiassai che opera interventi di manutenzione solo sul “Reticolo di Gestione” assegnato dalla Regione Toscana e che non può intervenire su corsi d’acqua minori o fossette stradali, che sono invece di altra competenza.
“Rigettiamo fermamente ogni politica di scaricabarile, così come ogni forma di demagogia populista – hanno aggiunto da Arezzo – e ci dispiace per la mancanza di un reale rapporto istituzionale tra le pubbliche amministrazioni, come è avvenuto in questo caso. Le dichiarazioni del sindaco di Montevarchi denotano una totale mancanza di rispetto nei confronti di chi con impegno e massima professionalità lavora ogni giorno per tutto l’anno per ridurre il rischio idrogeologico. A questo proposito – ha aggiunto l’ente – è doveroso informare il primo cittadino proprio su ciò che è il Consorzio 2 Alto Valdarno, che non è una struttura politica come forse erroneamente può pensare, ma al contrario un ente tecnico economico altamente specializzato, all’interno del quale operano professionisti qualificati, che persegue l’efficienza della gestione con l’obiettivo di ridurre il rischio per i cittadini ed il territorio di sua competenza”.
Rispetto agli interventi programmati dal Consorzio è stato precisato che il piano di attività 2017 è stato condiviso con il comune di Montevarchi ed è stato definito durante una specifica riunione alla quale hanno partecipato proprio il sindaco Chiassai, oltre all’assessore ai lavori pubblici di allora, nonché vicesindaco, Bucci e un responsabile tecnico del comune di Montevarchi. Lo stesso Piano, che prevede interventi nel territorio per circa 260 mila euro, è stato pubblicato sul sito del Consorzio e trasmesso tempestivamente a Palazzo Varchi da diversi mesi. Di questo piano i lavori considerati urgenti, per i quali il Comune aveva richiesto una celere realizzazione, sono già stati eseguiti. Il riferimento è allo svuotamento della vasca di sedimentazione del Borro dello Spedaluzzo, i tratti urbani dello stesso Borro dello Spedaluzzo, del Borro della Dogana e del Borro del Giglio.
Rispetto al problema che si è verificato domenica a Montevarchi, il Consorzio 2 Alto Valdarno ha ribadito che non è esondato alcun corso d’acqua di competenza consortile.” Sono invece entrati in crisi – ha precisato – il reticolo secondario privato, i canali di scolo dei campi e le fossette stradali, che sono di competenza dell’ente gestore delle strade, oltre al sistema fognario di smaltimento delle acque meteoriche che insistono proprio nell’area di Levanella. Tutto questo è sicuramente imputabile agli interventi di urbanizzazione e cementificazione dell’area stessa, di sicuro non attribuibili al Consorzio di Bonifica”. Il Consorzio e il Presidente Paolo Tamburini, infine, si sono augurati che si trovino davvero i responsabili di quanto accaduto e che si individuino da subito le soluzione perché eventi di questo tipo non si ripetano.

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