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Concluse stamani le operazioni di recupero del Mammut ritrovato a Terranuova. Adesso via al restauro

Si sono concluse questa mattina le operazioni di recupero del grande Mammut risalente ad un milione e mezzo di anni fa ritrovato nei mesi scorsi nelle campagne di Terranuova. Una scoperta eccezionale, che ha mobilitato tutti gli enti preposti, a partire dalla Sovrintendenza di Arezzo e dall’Accademia Valdarnese del POggio, che hanno seguito passo dopo passo tutte le fasi di scavo. Scavo che si è concluso e stamani il reperto fossile, come vediamo dalle immagini, è stato trasportato in un laboratorio attrezzato per il restauro. Restauro che prevede l’eliminazione del cosiddetto “pane di terra” che ancora ingloba parte del cranio, le difese e l’ulna, la pulitura dettagliata del reperto, la prosecuzione del consolidamento e l’integrazione delle parti abrase. Si tratta di un blocco notevole, del peso di oltre sei tonnellate.
E’ stata una operazione molto complessa, soprattutto nella fase conclusiva, quando cioè il pesante fossile doveva essere rialzato da terra. Per fortuna il tutto si è svolto senza intoppi e i resti sono stati imbracati grazie ad un ingegnoso sistema ‘a scivolo’ e sono stati quindi caricati su un mezzo speciale per il trasporto. L’esemplare di elefante è stato ritrovato in località il Tasso, nella proprietà di Giuseppe Nuti, su una delle Mammuthus meridionalis, caratteristiche ‘balze’ della zona, ambiente molto suggestivo ma raggiungibile solo con mezzi agricoli. E’ stato trasportato in un laboratorio di restauro temporaneo, in un ambiente sicuro e protetto.
Il restauro durerà alcuni mesi e poi l’esemplare sarà trasferito al Museo Paleontologico di Montevarchi. Alla buona riuscita dell’operazione odierna hanno contribuito fattivamente le ditte Autogru Valdarno e Riccardo Borri, entrambe di Terranuova, Moretti di San Giovanni Valdarno e Fratelli Giuntini di Pratovecchio. Con l’impegno congiunto di cittadini, istituzioni e aziende questo importante ritrovamento ha fatto un altro importante passo. Nel frattempo continua la campagna ‘SOS Mammuthus’ sul sito del Museo Paleontologico di Montevarchi e nelle piazze delle feste paesane per la raccolta fondi necessaria a finanziare questa straordinaria scoperta.

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