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Montevarchi: graduatorie Erp, il 70 % degli alloggi a italiani e comunitari

Nuove graduatorie per l’assegnazione degli alloggi di edilizia popolare di Montevarchi. Sono state pubblicate nei giorni scorsi e scorrendo l’elenco degli assegnatari si nota una novità significativa rispetto al passato: il ribaltamento delle percentuali sugli aventi diritto a favore di italiani e comunitari, circa il 70% (nella graduatoria del 2013 la percentuale si era fermata al 45% ).
“L’inversione di tendenza non è dovuta alla casualità – ha commentato l’assessore alle Politiche Sociali Stefano Tassi – ma abbiamo dato indirizzi precisi affinché fossero applicate alla lettera le norme previste dalle leggi in vigore in materia di edilizia residenziale pubblica e di presentazione della documentazione amministrativa. In particolare, sono stati richiesti oltre ai requisiti legati alla situazione familiare o reddituale degli aspiranti assegnatari degli appartamenti, la residenza anagrafica o attività lavorativa stabile nell’ambito regionale da almeno cinque anni, e l’assenza di titolarità di diritti di proprietà, usufrutto, o uso di immobili abitativi ubicati nel territorio italiano o all’estero, da certificare tramite le competenti autorità dello Stato dei Paesi di provenienza, per i non appartenenti alla Unione Europea. Nel bando, inoltre, è stata indicata la facoltà del municipio di svolgere ogni accertamento necessario per la documentazione presentata in autocertificazione, promuovendo controlli, anche a campione, con la conseguente decadenza del beneficio in caso di dichiarazioni non veritiere. Questi dati dimostrano quanto l’attuale amministrazione comunale, avendo ricevuto un chiaro mandato dai montevarchini, continui a contraddistinguersi in molti settori nell’applicazione degli strumenti che le normative vigenti consentono, molte delle quali sono state recepite anche dai nostri regolamenti comunali”.
Regole, prosegue Tassi, “che probabilmente sono state disattese nel passato, come è avvenuto per il rispetto del decoro e della sicurezza urbana, per la riscossione della mensa e del trasporto scolastico dove addirittura si erano accumulati 530 mila euro di mancate entrate per le enormi insolvenze accumulate negli anni. Anche per quanto concerne un ambito delicato come l’assegnazione di un alloggio di edilizia popolare, che investe direttamente le fasce più deboli della popolazione, abbiamo agito nell’interesse del cittadino che sempre più spesso, e gran voce, chiede di essere salvaguardato nei propri diritti proprio dall’amministrazione comunale”.

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