Hanno dovuto fare i conti prima con le gelate, poi con la siccità, passando per la grandine e le scorrerie dei cinghiali. Gli imprenditori agricoli adesso tracciano il bilancio della vendemmia 2017 che si stima sia al minimo storico nazionale degli ultimi 50 anni.
“Nella raccolta dell’uva c’è stato un calo di produzione fino al 50 per cento, in alcuni casi anche dell’80- spiega il Presidente di Coldiretti Toscana e Arezzo Tulio Marcelli – la diminuzione non influirà sulla bontà del vino: avremo infatti un prodotto di qualità e molto buono. Vista la produzione ridotta, per ultimare la vendemmia nel migliore dei modi e mantenere un alto standard qualitativo, sarà d’aiuto un clima favorevole in questo periodo fino alla fine della raccolta”.
Gli operatori del settore auspicano sgravi fiscali per l’occupazione e gli interventi di istituzioni e banche per erogare contributi a tassi agevolati necessari a realizzare impianti per l’irrigazione delle colture.
“Un anno terribile il 2017 per tutte le imprese agricole aretine – afferma il Direttore di Coldiretti Arezzo Mario Rossi – costrette a confrontarsi con gli effetti del maltempo che mette a rischio il lavoro di un intero anno con ripercussioni economiche ed occupazionali. E’ necessario valorizzare il lavoro delle imprese che vivono quotidianamente queste situazioni disastrose, legate a molte problematiche come gli ungulati, i bassi costi di produzione delle materie prime, le avversità climatiche che – conclude – mettono oggi i nostri agricoltori in seria difficoltà”.