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Graduatorie alloggi Erp. Avanti Montevarchi: “Non giochiamo sul disagio”

Graduatorie per l’assegnazione degli alloggi popolari al centro di una dura presa di posizione del gruppo consiliare di Avanti Montevarchi. Non è piaciuta ai consiglieri Paolo Ricci e Fabio Camiciottoli l’uscita del vicesindaco Stefano Tassi e di Prima Montevarchi che hanno ascritto il merito dell’incremento del numero di italiani tra gli assegnatari negli elenchi 2016 ( quasi il 70 per cento) agli indirizzi impartiti dalla Giunta agli uffici di svolgere controlli rigidi dell’applicazione delle normative.
“Interpretando alla lettera le dichiarazioni – scrivono i due esponenti di opposizione – vengono spontanee queste due riflessioni: o negli anni passati non sono state rispettate le leggi (e ci sono le condizioni per aprire un indagine se è questo quello che credono), o molti più italiani vivono ai limiti dell’indigenza. In nessuno non vediamo dei casi un motivo di soddisfazione. Con molta disinvoltura il vicesindaco, nel miope tentativo di delegittimare una parte politica discredita gli stessi uffici e gli stessi tecnici che operano all’interno dell’Ente e che hanno seguito i procedimenti amministrativi precedenti ed attuali”.
Del resto la nuova legge regionale è del 2015 e “sarebbe stato piú onesto e responsabile – proseguono – se avessero collocato le differenze ottenute, rispetto alle graduatorie del 2013 (consistenti in un rovesciamento delle percentuali a favore di cittadini italiani quantificate in un passaggio dal 45% al 70%), al nuovo contesto normativo. Sembra evidente che l’assessore non si è ben documentato al riguardo e non conosca bene né la Legge Regione Toscana n. 41 del 31/03/2015, in materia di assegnazione, gestione, e determinazione del canone di locazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, né in particolar modo il Regolamento del LODE di Arezzo – approvato con delibere del 13 gennaio e 31 maggio del 2016 – rispetto al quale il Comune si è rifatto in modo pedissequo per la stesura dell’ultimo bando. Anzi, pare che non abbia neanche letto gli stessi atti che ha approvato al riguardo”.
“Invece di lanciare dubbi sul passato e attribuirsi falsi cambiamenti – continuano i due consiglieri – sarebbe stato più serio ed opportuno evitare demagogie che non fanno altro che esasperare e dividere i cittadini. Capiamo che per una parte non è possibile enunciare che la Regione Toscana ha fatto delle scelte positive, ma continuare ad alimentare dicerie e conflittualità è censurabile”.
L’invito conclusivo al vicesindaco è “ad adoperarsi affinché i 24 alloggi già realizzati a Levanella possano essere assegnati senza ulteriori costi per l’Ente e, magari, faccia in modo che la strada che agli stessi conduce sia realizzata, visto che è compito del Comune.

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