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I sindaci contro gli aumenti dei compensi a Sei Toscana. I 5 Stelle: “Ma fin’ora dove eravate?”

L’aumento dei compensi deliberato a favore degli amministratori di Sei Toscana ha provocato il duro risentimento dei sindaci della provincia di Arezzo, tra cui quelli del Valdarno, e il movimento 5 Stelle della vallata si è chiesto per quale motivo solo oggi esca fuori tutto questo sdegno
“Dove era tutta la loro irritazione – hanno aggiunto i pentastellati – quando il Movimento 5 stelle, grazie ad uno studio obbiettivo ed approfondito , tre anni fa raccontò in ogni consiglio comunale, in ogni commissione, in ogni assemblea aperta, le evidenti criticità ed inefficienze del sistema di gestione dei rifiuti e suggerì di procedere all’annullamento di una gara a favore di Sei Toscana? Come mai i sindaci – hanno aggiunto i 5 Stelle – invece di attivarsi per l’interesse pubblico, nel novembre 2016 hanno avuto il coraggio di sostituire il direttore generale di Ato Sud, agli arresti domiciliari perché indagato per turbativa d’asta e corruzione, con colui che avrebbe dovuto controllare la regolarità della gara e del contratto?”.
Per il movimento oggi il disappunto dei sindaci è tardivo. “Tra l’altro – hanno aggiunto – è on line la comunicazione del Presidente dell’ANAC del 03 febbraio 2017 e il decreto di commissariamento del Prefetto di Siena: della vostra colpevole inerzia si sono meravigliati sia l’Anticorruzione sia la Prefettura. Il Dott. Cantone stigmatizza che l’Autorità di cui fate parte, nonostante l’avvio del procedimento anticorruttivo, non abbia intrapreso alcuna iniziativa relativamente al contratto di appalto. Il Prefetto addirittura parla di singolare superficialità della stazione appaltante. Insomma – hanno concluso i 5 Stelle -. Le importanti Istituzioni di cui sopra non hanno granché apprezzato la vostra totale inerzia e non ci avete fatto una gran bella figura”.

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