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Serristori, le opposizioni di Figline Incisa e Reggello chiedono un incontro pubblico con l’assessore regionale Saccardi

Alcuni consiglieri di opposizione a Figline Incisa e Reggello hanno redatto un documento che focalizza l’attenzione sull’ospedale Serristori ancora una volta al centro del dibattito. ” Il comunicato stampa imbastito frettolosamente dall’assessore regionale alla Sanità Stefania Saccardi risulta aspecifico e carente di dettagli cercando di contenere, malamente, le promesse non mantenute, sottoscritte dai Patti Territoriali datati 20/12/2013″:questo è quanto affermano Roberto Grandis, Pasquale Calogero,Jo Bartolozzi ,Cinzia Pandolfi e Elisa Tozzi di Reggello, Lorenzo Naimi, Valentina Trambusti e Simone Lombardi di Figline Incisa.”Da allora- proseguono- nonostante che il Serristori venga definito ‘patrimonio d’identità e di sicurezza per la salute dei cittadini valdarnesi’, assistiamo ad un depauperamento costante dei servizi sanitari presenti nel presidio, anche grazie allo stato catalettico in cui sembrano caduti i sindaci coinvolti. Ai primi cittadini spetta di verificare lo stato in cui versa l’ospedale su cui ricade la loro giurisdizione, verificare se risponde ai bisogni della cittadinanza, se questa invece sia costretta ad una continua emigrazione sanitaria o peggio a rivolgersi al privato perchè non trova risposta nel proprio territorio.” Secondo gli esponenti di opposizione ” la politica regionale, con la complicità di quella locale, sta svilendo l’ospedale Serristori, lo sta rendendo in perenne stato di precarietà per allontanare i cittadini. Ma dopo il Serristori non vi è altra alternativa sanitaria pubblica, solo aumento di liste di attesa in altri presidi lontani od il ricorso al privato. La cardiologia ha diminuito la sua attività, l’ortopedia lavora a ritmo ridotto, concedendo parte della propria attività alla Casa di Cura Frate Sole, la medicina interna è protagonista di un continuo turn over , il ricorso alla proroga della pronta disponibilità pomeridiana per i medici anestesisti.Pertanto il comunicato pubblicato dall’Assessore e dall’ASL è intriso di promesse e si basa su un futuro le cui fondamenta sono l’attesa di espletamento di concorsi o di integrazione di personale per giungere alla realizzazione, che noi riteniamo trasformazione, dell’ospedale Serristori in mega ambulatorio chiamato Casa della Salute.”

Quindi viene lanciato un appello ai sindaci dei comuni di Figline-Incisa, Reggello e
Rignano affinchè esigano un cronoprogramma dettagliato e puntuale e ne verifichino la realizzazione. “Continueranno a vigilare e sostenere i lavoratori ed il sindacato Cobas – terminano gli esponenti di minoranza- perchè l’Ospedale Serristori continui la propria ‘mission’ di ospedale per acuti che cura le urgenze (e non di prossimità) e vengano garantiti ai cittadini i servizi sanitari in termini di accessibilità e qualità.A livello istituzionale utilizzeremo gli strumenti a nostra disposizione e attraverso la presentazione di una mozione nei Consigli Comunali interessati, solleciteremo i Sindaci a farsi promotori di un incontro pubblico in cui illustrare alla cittadinanza le reali condizioni del Serristori, chiaramente invitando l’Assessore Regionale Saccardi, la quale ci auguriamo accetti di ribadire pubblicamente quello che costantemente dichiara a mezzo stampa.”

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