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Ex discarica di Tegolaia. I 5 Stelle fanno partire un esposto alla Procura della Repubblica e ai Carabinieri

Il Movimento 5 Stelle di Cavriglia ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica e al Noe dei Carabinieri per la situazione della ex discarica di Tegolaia, nel comune di Cavriglia. Un sito che, come hanno ricordato i pentastellati, occupa 6.000 mq, con 480.000 metri cubi di rifiuti indifferenziati, conferiti dal Valdarno Fiorentino e Aretino dal 1973 al 1989.
” Il problema principale – hanno detto i 5 Stelle – è la sua copertura che è inadeguata. L’acqua piovana che permea i rifiuti si carica di inquinanti che fuoriescono a valle della stessa. Altra criticità è data dall’assenza di una recinzione. Questo fa si che gli animali si cibano e pascolano sul terreno a pochi centimetri dai rifiuti sottostanti”.
Il movimento ha poi precisato che dopo varie indagini conoscitive sono state interrogate le amministrazioni sia comunali che regionali tramite i portavoce 5 stelle e spedito la relazione/esposto ad Arpat, Protezione Civile e Forestale.
“L’amministrazione ha ovviato al problema principale incanalando il percolato inquinato che poi si disperde nel terreno più a valle – hanno detto i pentastellati -. Le risposte sono state evasive e insoddisfacenti e ci siamo sentiti in dovere di fare un esposto alla Procura della Repubblica e al Noe dei Carabinieri. Aspettando gli esiti delle indagini – hanno continuato i 5 Stelle – ci siamo attivati anche cercando una soluzione, tramite il nostro portavoce alla Camera e membro della Commissione ambiente Alberto Zolezzi, con una proposta di legge per agevolare la bonifica delle discariche dismesse prima del decreto legislativo 36/2003 che ordinava ai gestori di accantonare un fondo per la gestione post mortem delle discariche. Purtroppo – ha proseguito il movimento – in Italia abbiamo 188 discariche abusive e un centinaio di discariche dismesse e per questo noi tutti paghiamo ogni anno una penale per infrazione alla comunità europea di 80 milioni di euro. Soldi sprecati per non aver messo in sicurezza le varie bombe ecologiche che abbiamo sia localmente che in tutto il territorio Italiano”.

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