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Futur-E per l’area mineraria di Santa Barbara. Conclusa la 4 giorni con gli universitari

Hanno trascorso 4 giorni a Cavriglia, tra sopralluoghi, visite guidate e momenti di approfondimento e studio per conoscere e progettare il futuro dell’ex area mineraria di Santa Barbara. Sessanta studenti di architettura e urbanistica del Politecnico di Milano e dell’Università degli Studi di Firenze del IV e V anno, provenienti da Iran, Perù, Cina, Ecuador, India, Russia, Kosovo, Venezuela, Colombia, Etiopia, Argentina, Turchia, Danimarca, Polonia e Italia, hanno concluso l’ulteriore tappa di “Futur-E”, il percorso lanciato da Enel a integrazione dei progetti già esistenti per la zona. Ai giovani è stato chiesto di elaborare gli scenari individuati per lo sviluppo dell’ex bacino lignitifero sulla base dei risultati del workshop organizzato lo scorso 25 settembre con rappresentanti delle istituzioni, esperti ed imprenditori: parco cicloturistico; parco agricolo e artistico; ricerca nel campo della geologia e attività produttive innovative.
Il lavoro ha portato allo sviluppo di tre masterplan. I risultati saranno sviluppati dai ragazzi durante il semestre nei corsi di “Planning in Historical Context Studio” della Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni del Politecnico di Milano, Polo Territoriale di Mantova, e nel corso di “Politiche urbane e territoriali” della Scuola di Architettura dell’ateneo fiorentino, Polo Territoriale di Empoli.
Nel mese di dicembre è prevista la presentazione in una mostra pubblica a Cavriglia, utile per ottenere osservazioni e commenti da istituzioni e cittadini e a inizio del nuovo anno saranno definiti gli ambiti di intervento.
“E’ la prima volta che sperimentiamo la formula di sviluppo di scenari in maniera preventiva – ha spiegato Marco Fragale, responsabile del progetto Enel Futur-E – e abbiamo deciso di farlo rivolgendoci prima in modo trasversale agli stakeholder pubblici e privati del territorio, poi a giovani provenienti da tutto il mondo che hanno messo a disposizione non solo le competenze, ma anche la loro creatività ed esperienza di studenti inseriti in un contesto internazionale”.
“E’ stato un piacere seguire da vicino l’opera dei ricercatori – ha affermato il sindaco Leonardo Degl’Innocenti o Sanni – e sono stato felice di aver accompagnato i giovani in alcuni dei luoghi più emblematici e suggestivi del cavrigliese come il Museo Mine, i circuiti polivalenti di Bellosguardo, il campo pratica di Golf con tre buche in località Valle al Pero e il Parco di Cavriglia, luogo del cuore al centro di un importante piano di recupero e rilancio. Credo, infatti, sia impossibile progettare il futuro senza conoscere il presente e il passato di un territorio. Aver visto con i propri occhi questi luoghi sarà sicuramente d’aiuto ai ricercatori che sapranno dare una svolta ad un processo di riassetto atteso da oltre 20 anni”.

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