La decisione ormai è stata presa. San Giovanni e Cavriglia, proprietari, rispettivamente il primo per la quota del 67% ed il secondo per il 33%, del complesso immobiliare di Via del Pruneto. destinato a mattatoio, non ce la fanno più.
Sono troppe le mensilità arretrate della società che gestisce la struttura e l’unica cosa che resta da fare è lo sfratto per morosità.
Una storia difficile quella tra il mattatoio intercomunale e la cooperativa a responsabilità limitata che lo ha in gestione. Parte da un contratto stipulato nel 2005, con la concessione in locazione dell’ immobile per una durata di 6 anni rinnovabili con un canone pari a € 43.400,00 (€ 29.078,00 per San Giovanni, € 14.322,00 per Cavriglia), da corrispondersi in rate semestrali posticipate di uguale importo entro il giorno 31 marzo e 30 settembre di ogni anno.

Già nel 2008, dopo ripetuti solleciti di pagamento inoltrati da entrambe le Amministrazioni comunali, erano sorti dei problemi di morosità. Grazie ad una accordo preceduto da un piano di rientro presentato dal gestore, tutto era rientrato nella norma almeno per i successivi sei anni.

Poi la situazione è nuovamente precipitata nel mese di agosto del 2014 e la società è tornata nuovamente inadempiente. Dopo numerosi incontri, solleciti e colloqui, rimasti senza esito, per la ricerca di una soluzione della questione, i due comuni hanno preso una decisione. Troppo alte le somme dovute per i canoni scaduti e recuperi da piano di rientro, per un totale debito verso il Comune di San Giovanni pari a 118 mila euro.

Di concerto con il Comune di Cavriglia è scattata la decisione di procedere richiedendo la sanzione di sfratto per morosità per evitare l’ulteriore aggravarsi della situazione debitoria a danno dei due Enti. E così è stata avviata la procedura di sfratto per morosità dando mandato al dirigente competente per la scelta del professionista cui affidare l’incarico legale.